L’europarlamentare Roberto Vannacci è stato nominato vicesegretario della Lega

Il segretario della Lega Matteo Salvini e Roberto Vannacci durante l'evento di chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee a Roma, il 6 Giugno del 2024
Il segretario della Lega Matteo Salvini e Roberto Vannacci durante l'evento di chiusura della campagna elettorale per le elezioni europee a Roma, il 6 giugno del 2024 (Roberto Monaldo/LaPresse)

Il ministro e leader della Lega Matteo Salvini ha annunciato che Roberto Vannacci, parlamentare europeo eletto lo scorso anno proprio con la Lega, diventerà uno dei quattro vicesegretari del partito. Insieme a lui lo diventa anche Silvia Sardone, anche lei parlamentare europea. Per le altre due posizioni sono stati confermati i vicesegretari uscenti Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro, e Alberto Stefani, deputato.

La nomina di Vannacci risponde a una logica puramente elettorale: il generale (sospeso dall’esercito per le posizioni razziste e omofobe esposte nel libro Il mondo al contrario) alle scorse elezioni europee ha raccolto circa 500mila preferenze. Con la nomina ottiene una gratificazione che contribuisce a scongiurare anche il rischio che potesse creare un suo movimento in competizione con la Lega. La sua promozione a vicesegretario ha richiesto anche una specifica modifica allo statuto del partito in occasione del congresso di aprile: ed è grazie a questo accorgimento che è stato possibile nominarlo vicesegretario nonostante abbia preso la tessera solo un mese fa.

La promozione di Vannacci ha generato grossi e malcelati malumori nella base storica del partito, che Salvini prova però a confortare con la nomina contestuale di Silvia Sardone. L’europarlamentare milanese, mediaticamente molto attiva e con un grosso consenso personale, è infatti legata alla base storica lombarda del partito, anche per via del legame col consigliere regionale Stefano Caparini, suo marito, esponente di grande esperienza nel partito e figlio di Bruno Caparini, ex fidato collaboratore di Umberto Bossi.