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  • Mercoledì 14 maggio 2025

Gli spettatori-scommettitori sono arrivati anche agli Internazionali

Cercano di influenzare i risultati delle partite disturbando i tennisti, ora anche nel torneo più importante d'Italia

Jannik Sinner durante il torneo di Roma (AP Photo/Andrew Medichini)
Jannik Sinner durante il torneo di Roma (AP Photo/Andrew Medichini)
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In questi giorni durante gli Internazionali d’Italia, il torneo di tennis di Roma al Foro Italico, alcuni giocatori si sono lamentati del comportamento di alcuni tifosi, particolarmente indisciplinati e rumorosi. Durante certe partite un numero ristretto di spettatori si faceva notare per urla, tifo contro, festeggiamenti prolungati e anche provocazioni ai tennisti, per indurli all’errore. Addetti ai lavori, tennisti e anche la direzione del torneo hanno motivi per credere che non si tratti di semplici tifosi, ma di scommettitori, che sfruttano la possibilità di puntare in diretta e di influenzare in qualche modo l’esito della scommessa.

È un problema piuttosto noto nel tennis, ma che finora aveva riguardato soprattutto i tornei minori, quelli con meno spettatori e attenzioni. Ora gli scommettitori sono invece arrivati anche a Roma, torneo della categoria 1000 (la seconda per importanza, dopo i quattro Slam) e di gran lunga il più importante in Italia. Dopo vari episodi il direttore del torneo Paolo Lorenzi ha detto che verranno aumentati i controlli e che i tifosi “disturbatori” verranno espulsi dagli impianti. Non è però un problema di facile soluzione e rischia di compromettere la reputazione degli Internazionali d’Italia.

I campi del Foro Italico sono storicamente noti per un tifo piuttosto caloroso, in un certo senso diverso da quello degli altri maggiori tornei europei. Nel tennis per tradizione gli spettatori sono particolarmente disciplinati: mantengono il silenzio durante gli scambi, rispettano i giocatori, non festeggiano gli errori dell’avversario, sono meno “schierati” rispetto ad altri sport. Queste regole vengono perlopiù rispettate anche a Roma, dove però spesso il pubblico parteggia rumorosamente per i tennisti preferiti (soprattutto gli italiani).

Il pubblico al Foro Italico (Photo by Mike Hewitt/Getty Images)

Durante questo torneo però sono avvenuti episodi eccessivi e difficilmente spiegabili con le logiche del tifo (cosa che succede per esempio in alcuni tornei statunitensi). Al secondo turno, nella partita fra Alexei Popyrin e Carlos Taberner, c’è stato un grande e rumoroso tifo di un gruppo di spettatori per il secondo, sfavorito e quindi con una quota migliore nelle scommesse (puntando su di lui si ottenevano più soldi in caso di vittoria). Sabato l’australiano Alex de Minaur si è fermato per litigare con alcuni spettatori che lo avevano infastidito durante gli scambi, minacciando di abbandonare la partita. Lunedì durante i sedicesimi di finale contro Fabian Marozsan il ceco Jakub Mensik si è lamentato di un gruppo di tifosi delle prime file che cercavano di disturbarlo mentre era al servizio, esultando poi ai suoi errori.

Il tennis è uno sport su cui si scommette molto: è il terzo per volume di puntate, dopo calcio e ippica. Una grossa parte di queste scommesse viene fatta live, cioè durante le partite, agevolata dalla possibilità di puntare su cose anche molto limitate (l’esito di un game) e dalla natura di uno sport in cui la situazione può cambiare in tempi brevi. Si può puntare anche sulla durata del match o su un singolo punto: questa possibilità dovrebbe essere vietata agli spettatori presenti fisicamente alla partita, ma le geolocalizzazioni che dovrebbero bloccare le puntate sono aggirabili. Chi è presente a Roma in questi giorni di torneo ha raccontato che è abbastanza facile identificare i gruppi di scommettitori fra il pubblico, anche perché parlano fra loro di quote e scommesse.

Jakub Mensik durante la partita con Hubert Hurkacz (Marcin Cholewinski/ZUMA Press Wire/ZUMA Wire)

Scommettere sui match è peraltro perfettamente legale: vari tornei e gli stessi circuiti professionistici spesso hanno partnership con agenzie di scommesse (che pagano molto bene). Da tempo però alcuni tennisti denunciano come gli scommettitori diventino molesti e aggressivi nei confronti degli atleti e delle atlete: lo scorso anno la francese Caroline Garcia pubblicò i messaggi di odio ricevuti da vari tifosi per aver perso una partita, dicendo che molti la insultavano perché con una sua sconfitta avevano perso soldi. Il problema dei tifosi disturbatori si è presentato anche nelle ultime due edizioni del torneo di Napoli, ma non è una questione solo italiana.