Nella Striscia di Gaza almeno 70 persone sono state uccise dai più recenti bombardamenti israeliani

Fumo sopra la striscia di Gaza, il 14 maggio
Fumo sopra la Striscia di Gaza, il 14 maggio (AP Photo/Maya Alleruzzo)

Tra martedì sera e mercoledì una serie di bombardamenti israeliani sul nord e sul sud della Striscia di Gaza ha ucciso almeno 70 persone palestinesi, secondo quanto detto dal personale medico locale e dal ministero della Salute, controllato da Hamas. Gli attacchi aerei si sono concentrati sulla zona del campo profughi di Jabalia, a nord, dove sono state uccise più di 50 persone, inclusi 22 bambini.

Gli attacchi sono ripresi, intensificandosi, dopo che lunedì l’esercito israeliano li aveva sospesi per consentire la liberazione di Edan Alexander, l’ultimo ostaggio statunitense vivo detenuto da Hamas, e mentre è in corso la visita in Medio Oriente del presidente statunitense Donald Trump (che non prevede tappe in Israele). Da quando a metà marzo Israele ha rotto unilateralmente il cessate il fuoco con Hamas raggiunto due mesi prima, i suoi attacchi hanno ucciso quasi 3mila persone.

– Leggi anche: Netanyahu non ha nessuno che lo freni