La ong Resqship ha portato a Lampedusa circa 60 persone migranti soccorse nel Mediterraneo: un uomo e due bambini sono morti

(RESQSHIP)
(RESQSHIP)

Nella notte tra sabato e domenica la barca a vela Nadir della ong tedesca Resqship ha portato sull’isola di Lampedusa, in Sicilia, circa sessanta persone migranti soccorse sabato da un gommone alla deriva nel mar Mediterraneo. A bordo del gommone c’erano anche due bambini morti di 3 e 4 anni: secondo una medica di Resqship potrebbero essere morti di sete. Anche un uomo è morto durante le operazioni di soccorso, sembra a causa di un arresto cardiaco, dice la ong. I corpi sono stati portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, che in realtà è solo una stanza, non sterilizzata né refrigerata.

Resqship dice di aver ricevuto intorno alle 13 di sabato la segnalazione di un gommone in difficoltà con 62 persone a bordo nella zona SAR di Malta, vicino a quella italiana. Le zone SAR (in inglese search and rescue) sono aree di mare in cui gli stati costieri competenti si dovrebbero impegnare a mantenere attivo un servizio di ricerca e salvataggio.

Secondo quanto ricostruito dalla ong, il gommone era partito tre giorni prima da Zawiyah, in Libia, ma in poco tempo il motore aveva avuto dei problemi e l’imbarcazione era rimasta alla deriva. La barca a vela Nadir ha raggiunto il gommone verso le 16:30, e ha poi chiesto l’intervento della Guardia costiera italiana, che è arrivata poco prima delle 21 dopo aver soccorso altre persone in difficoltà. La Guardia costiera ha portato subito a Lampedusa due bambini con le loro madri e due persone ferite. Diverse persone soccorse dall’equipaggio della Nadir avevano segni di ustioni dovute alla commistione di carburante e acqua salata del mare, riferisce la ong.

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