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  • Martedì 6 maggio 2025

L’Inter è in finale di Champions League

Ha eliminato il Barcellona in due semifinali spettacolari e concluse coi tempi supplementari, che verranno a lungo ricordate

(AP Photo/Luca Bruno)
(AP Photo/Luca Bruno)
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L’Inter è in finale di Champions League, la più importante competizione calcistica europea, dopo aver eliminato il Barcellona in due semifinali spettacolari e tra le più avvincenti degli ultimi decenni: ha vinto 4-3 ai tempi supplementari la partita di ritorno in casa, nello stadio di San Siro, dopo aver pareggiato 3-3 all’andata fuori casa. In finale affronterà la vincente tra Paris Saint-Germain e Arsenal, che giocheranno mercoledì sera la semifinale di ritorno (si riparte dall’1-0 dell’andata per il Paris Saint-Germain).

È la seconda finale di Champions League nelle ultime tre stagioni per l’Inter allenata da Simone Inzaghi, ma questa è stata raggiunta in modo ben più clamoroso: ha battuto una delle squadre più forti al mondo con il notevole punteggio complessivo di 7-6, con diverse rimonte e contro-rimonte, in cui molti dei 13 gol segnati sono stati eccezionali anche considerando il livello altissimo della competizione.

Entrambe le partite sono state molto combattute anche per il fatto che si sono affrontate due squadre con stili di gioco diversi e per molti aspetti contrapposti: il Barcellona che cerca di controllare il pallone per la gran parte del tempo, per poi arrivare a segnare esaltando le qualità individuali dei suoi giocatori di maggiore talento; l’Inter che punta a difendersi per recuperare la palla e ripartire rapidamente in contropiede sfruttando al meglio gli spazi lasciati dagli avversari, con una grande organizzazione di squadra.

In questa semifinale di ritorno l’Inter aveva iniziato meglio del Barcellona e aveva chiuso il primo tempo in vantaggio 2-0 con i gol di Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu. Come era già successo all’andata, l’Inter ha sfruttato gli ampi spazi lasciati dal Barcellona, che come quasi sempre in questa stagione ha giocato con una difesa molto alta (cioè con i difensori molto vicini alla linea di centrocampo), per cercare di mettere più facilmente in fuorigioco gli attaccanti avversari. Ha segnato il primo gol recuperando il pallone a centrocampo e ribaltando rapidamente l’azione; il secondo su un rigore guadagnato dallo stesso Lautaro Martinez.

Il centrocampista dell'Inter Hakan Calhanoglu (a destra) festeggia dopo aver segnato il rigore del 2-0, 6 maggio 2025 (AP Photo/Luca Bruno)

Il centrocampista dell’Inter Hakan Calhanoglu (a destra) festeggia dopo aver segnato il rigore del 2-0, 6 maggio 2025 (AP Photo/Luca Bruno)

Poco dopo l’inizio del secondo tempo all’Inter è stato annullato il gol del 3-0 per il fuorigioco del difensore Francesco Acerbi. Poi è iniziata la rimonta del Barcellona, che ha segnato il 2-1 al 54esimo minuto con un bel gol al volo del difensore Eric Garcia, e il 2-2 con un gol di testa del trequartista Dani Olmo. Nel frattempo il portiere dell’Inter Yann Sommer ha fatto diverse parate decisive.

All’87esimo minuto il Barcellona ha segnato il gol del 3-2 con l’attaccante brasiliano Rafinha, che sembrava aver chiuso la partita: ma al 93esimo, poco prima del fischio finale, l’Inter ha pareggiato con un gol proprio di Acerbi, che a quel punto aveva lasciato la difesa per le ultime azioni d’attacco. La partita è andata così ai tempi supplementari sul punteggio complessivo di 6-6.

L’esatto momento del gol del 3-3 di Francesco Acerbi (AP Photo/Luca Bruno)

Anche in questo caso è stata l’Inter a iniziare meglio, e al decimo minuto del primo tempo supplementare è riuscita a segnare con il centrocampista Davide Frattesi dopo una bella azione iniziata da una serie di dribbling dell’attaccante Marcus Thuram. È stato il definitivo 4-3 con cui si è poi conclusa la partita, nonostante molti tiri e occasioni da gol del Barcellona nel secondo tempo supplementare.

Sarà la settima finale di Champions League per l’Inter (comprendendo anche le edizioni in cui la competizione si chiamava Coppa dei Campioni), che finora ne ha vinte tre: nel 1964, nel 1965 e nel 2010.

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