Il cardinale Angelo Becciu ha rinunciato a partecipare al conclave

Se ne discuteva da giorni per via di una condanna che aveva subìto per un grosso scandalo finanziario

Il cardinale Angelo Becciu, 7 dicembre 2024 (AP Photo/Gregorio Borgia)
Il cardinale Angelo Becciu, 7 dicembre 2024 (AP Photo/Gregorio Borgia)
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Il cardinale Angelo Becciu ha fatto sapere che non parteciperà al conclave, la riunione per eleggere il nuovo papa dopo la morte di papa Francesco che inizierà il 7 maggio. Nell’ultima settimana si era creato un caso attorno all’eventuale partecipazione al voto di Becciu, primo cardinale processato e condannato da un tribunale di laici per un grosso scandalo finanziario.

Martedì Becciu ha dichiarato che «avendo a cuore il bene della Chiesa […] ho deciso di obbedire come ho sempre fatto alla volontà di Papa Francesco di non entrare in Conclave pur rimanendo convinto della mia innocenza». Da giorni Becciu sosteneva di avere il diritto di votare, ma nella sua dichiarazione di martedì ha motivato la rinuncia con la necessità di «contribuire alla comunione e alla serenità del Conclave».

Il dibattito intorno all’opportunità di Becciu di partecipare al conclave era nato da un provvedimento preso da papa Francesco nei suoi confronti con una formula abbastanza anomala e vaga. Nel 2023 Becciu fu condannato in primo grado a cinque anni e sei mesi di reclusione per peculato per un caso che riguardava l’acquisto di un palazzo in Sloane Avenue, in una zona centrale di Londra, pagato molto di più del suo effettivo valore. Secondo l’accusa quell’investimento e altri erano stati fatti da Becciu (che all’epoca dei fatti era sostituto per gli Affari generali della segreteria di Stato vaticana) in maniera illecita utilizzando soldi provenienti dall’Obolo di San Pietro, cioè il fondo fatto di piccole e grandi donazioni che i fedeli affidano al papa (ma in realtà alla segreteria di Stato vaticana) perché venga redistribuito in opere di carità.

Nel 2020, dopo essere stato informato delle indagini, papa Francesco disse in un comunicato di aver «accettato la rinuncia dalla carica di prefetto della Congregazione delle cause dei Santi» di Becciu e anche di aver accettato il ritiro di Becciu «dai diritti connessi al cardinalato». Quest’ultima formula però non equivaleva né alla deposizione né alla perdita dell’intera «dignità cardinalizia»: Becciu cioè non smetteva di essere un cardinale, ma al contempo quella formula faceva intuire che avrebbe continuato a ottemperare ai doveri del cardinalato perdendone i diritti, compresi quelli di partecipazione a un eventuale conclave. Questa fu almeno l’interpretazione più diffusa all’interno delle gerarchie vaticane.

In seguito Becciu sostenne di essere stato «reintegrato» dal papa, cosa che il Vaticano non confermò né smentì mai. Ora sul sito del Vaticano Becciu compare tra i cardinali «non elettori», tra coloro cioè che non hanno il diritto di partecipazione al conclave, nonostante formalmente abbia diritto a votare perché ha meno di 80 anni.

Per giorni Becciu ha però rivendicato pubblicamente il proprio diritto di ammissione al voto e in un’intervista aveva detto che l’elenco pubblicato dal sito del Vaticano sui cardinali elettori e non elettori «non ha alcun valore giuridico». Tra le altre cose Becciu aveva detto che il papa «ha riconosciuto intatte» le sue prerogative cardinalizie «in quanto non vi è stata una volontà esplicita» di estrometterlo dal conclave né la richiesta di una sua «esplicita rinuncia per iscritto».

Ora però è ufficiale che Becciu non parteciperà al conclave, a cui dovrebbero partecipare 133 cardinali sui 135 cardinali elettori: due non ci saranno per motivi di salute, ha fatto sapere il Vaticano (Becciu invece non era nella lista fin da prima della morte del papa). In totale i cardinali sono 252, se si comprendono anche quelli non-elettori, cioè che hanno più di 80 anni.

– Leggi anche: Tutti i cardinali del conclave, dal primo all’ultimo