In Francia sono state arrestate venticinque persone sospettate di essere coinvolte negli attacchi coordinati contro le prigioni del paese

L'interno di una prigione a Parigi
L'interno di una prigione a Parigi (AP Photo/Christophe Ena)

Lunedì mattina la procura nazionale antiterrorismo francese ha fatto arrestare venticinque persone sospettate di aver partecipato oppure organizzato gli attacchi coordinati contro le prigioni francesi avvenuti tra il 13 e il 21 aprile. Gli arresti sono stati effettuati principalmente nell’Île-de-France, cioè la regione in cui si trova Parigi, e nelle zone di Lione, Marsiglia e Bordeaux. Cinque delle persone arrestate erano già in carcere; secondo fonti di polizia citate da Franceinfo, una di loro fa parte dell’organizzazione criminale francese DZ Mafia, attiva anche nel narcotraffico.

Una delle ipotesi più probabili emerse durante le indagini sugli attacchi era appunto quella legata ai gruppi di narcotrafficanti, che avrebbero avuto l’obiettivo di intimidire il governo francese per convincerlo a ripensare le misure proposte per rendere più duro il carcere per chi viene condannato per traffico di droghe illegali. La procura nazionale antiterrorismo, però, non ha ancora escluso del tutto altre ipotesi.