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  • Mercoledì 16 aprile 2025

In Sudan i paramilitari hanno annunciato la formazione di un governo parallelo

Le Rapid Support Forces lo hanno detto a due anni esatti dall'inizio della guerra civile contro l'esercito

Danni all'aeroporto di Khartum dopo la riconquista delle RSF, 27 marzo 2025 (AP Photo)
Danni all'aeroporto di Khartum dopo la riconquista delle RSF, 27 marzo 2025 (AP Photo)
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In Sudan Mohamed Hamdan Dagalo, leader del gruppo paramilitare delle Rapid Support Forces (RSF), ha annunciato la formazione di un governo parallelo e alternativo a quello di Port Sudan, espresso dalla giunta militare guidata da Abdel Fattah al Burhan.

Lo ha detto a due anni esatti dall’inizio della guerra civile in corso nel paese, tra l’esercito del Sudan e le RSF: la guerra era iniziata il 15 aprile del 2023, quando fallirono gli accordi tra le due grandi fazioni armate che controllavano il paese. La guerra ha causato più di 13 milioni di sfollati su una popolazione totale di 50 milioni e almeno 150mila morti: ma è solo una stima, dato che molte aree sono inaccessibili e non è possibile verificare con certezza quante persone siano state uccise.

– Leggi anche: Due anni di guerra civile in Sudan

Dopo una lunga fase di stallo, negli ultimi mesi l’esercito ha ottenuto una serie di vittorie e a fine marzo ha ripreso il controllo della capitale Khartum. Le RSF controllano ancora buona parte del Darfur, una regione nell’ovest del paese dove di recente si stanno concentrando i combattimenti.

In molti casi sia le RSF che l’esercito hanno condotto attacchi contro la popolazione civile, soprattutto nel Darfur: secondo un rapporto delle Nazioni Unite pubblicato nel gennaio del 2024, nella città di el Geneina le RSF hanno fucilato tra i 10mila e i 15mila civili, mentre a fine marzo l’esercito ha bombardato un mercato in una zona controllata dai rivali, uccidendo moltissime persone.

Mohamed Hamdan Dagalo, generale conosciuto con il soprannome Hemedti, ha detto che il nuovo governo intende fornire servizi di base non solo nelle aree controllate dalle RSF, ma in tutto il paese, che creerà una nuova moneta ed emetterà nuovi documenti d’identità. Ha anche detto che è stata approvata una nuova Costituzione di transizione, e la formazione di un organo collegiale di governo composto da 15 membri, che rappresenti tutte le regioni del paese.