Unicredit ha ricevuto l’autorizzazione dell’antitrust tedesca per aumentare al 29,9 per cento la sua quota in Commerzbank

La torre Unicredit, a Milano (Gian Mattia D'Alberto/LaPresse)
La torre Unicredit, a Milano (Gian Mattia D'Alberto/LaPresse)

L’autorità federale tedesca per la concorrenza – la Bundeskartellamt, quella che in Italia è conosciuta come Antitrust – ha autorizzato Unicredit ad aumentare fino al 29,9 per cento la sua quota nella banca tedesca Commerzbank. Attualmente Unicredit controlla circa il 28 per cento di Commerzbank, di cui il 9,5 per cento sono azioni e il restante 18,5 strumenti derivati, con i quali si era impegnata a comprare le azioni corrispondenti se avesse ricevuto le autorizzazioni necessarie. La decisione dell’autorità tedesca era una delle ultime che attendeva, dopo che un mese fa c’era stata anche quella positiva della BCE: restano ancora alcune pratiche amministrative, ma il grosso è fatto.

Unicredit è la seconda banca italiana per dimensione e una delle più importanti dell’Unione Europea. In Germania possiede anche la HypoVereinsbank, con sede a Monaco. A settembre dell’anno scorso aveva iniziato le operazioni per acquisire quote di Commerzbank, importante banca tedesca e sua diretta concorrente, nel tentativo di allargare la propria quota di mercato in Germania. È un’operazione molto importante per il mercato bancario europeo, ma aveva creato una certa irritazione nel governo tedesco, che era primo azionista di Commerzbank e non voleva cederla a una banca straniera.

A dicembre la Germania aveva chiesto a Unicredit di rinunciare all’aumento delle sue quote, con la preoccupazione che il gruppo italiano si espandesse troppo nel settore bancario tedesco. Quella richiesta aveva solo valore politico e non era vincolante. Attualmente Unicredit è impegnata in Italia in un’altra grossa operazione di acquisizione, quella di Banco BPM, per cui sta attendendo le stesse autorizzazioni.