Il Sassuolo è stato promosso in Serie A
A un solo anno di distanza dalla retrocessione, dopo un campionato di Serie B dominato sin dall'inizio

Domenica pomeriggio il Sassuolo ha ottenuto l’aritmetica certezza che sarà promosso nella prossima Serie A maschile di calcio, grazie al pareggio dello Spezia contro il Mantova per 2-2. Dopo aver vinto sabato 3-1 nel derby contro il Modena, il Sassuolo ha infatti 16 punti di vantaggio sullo Spezia, terzo in classifica, quando mancano cinque giornate alla fine del campionato: in Serie A ci vanno direttamente le prime due classificate, mentre la terza squadra promossa viene decisa attraverso i playoff (in sostanza un piccolo torneo a eliminazione diretta tra le squadre dalla terza all’ottava posizione).
Il Sassuolo era retrocesso in Serie B lo scorso anno dopo aver giocato undici stagioni consecutive in Serie A. In questa stagione è allenato da Fabio Grosso e ha mantenuto quasi tutti i suoi migliori calciatori tra i quali Domenico Berardi, Armand Laurienté, Kristian Thorstvedt e Samuele Mulattieri, acquistandone anche altri di valore come Simone Verdi e Matteo Lovato. Sin dall’inizio ha dimostrato di essere una squadra di livello superiore a tutte le altre, soprattutto in attacco: ha segnato 73 gol in 33 partite, alcune delle quali vinte in modo netto come il recente derby contro la Reggiana (5-1), ma anche in precedenza un 5-1 alla Sampdoria, un 4-0 alla Salernitana e un 6-1 al Cittadella.
È la squadra di una piccola città di circa quarantamila abitanti in provincia di Modena, nota soprattutto per la sua produzione di ceramiche. Tra il 2006 e il 2013 ottenne tre promozioni, dalla Serie C2 alla Serie A, e poi giocò diverse stagioni nel massimo campionato, arrivando anche a giocare le coppe europee (partecipò all’Europa League, seconda competizione per importanza, nella stagione 2016-2017).
Gioca le sue partite casalinghe allo stadio di Reggio Emilia, che acquistò e fece diventare di sua proprietà nel 2013. Nonostante i risultati sorprendenti, non ha un grosso seguito di tifosi, a causa delle dimensioni contenute della città di provenienza e soprattutto della presenza di due squadre storicamente più radicate nelle vicinanze come il Modena e la Reggiana.



