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  • Sabato 12 aprile 2025

Rafah è isolata dal resto della Striscia di Gaza

Israele ha completato l'occupazione di un nuovo corridoio militare nel sud del territorio, e vuole intensificare le operazioni anche nel nord

Palazzi distrutti dai bombardamenti israeliani a Rafah (AP Photo/Jehad Alshrafi)
Palazzi distrutti dai bombardamenti israeliani a Rafah (AP Photo/Jehad Alshrafi)
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Sabato mattina l’esercito israeliano ha detto di aver preso il controllo totale di un nuovo corridoio militare costruito tra il confine meridionale della Striscia di Gaza e il nord della città di Rafah, che ora è di fatto isolata dal resto del territorio. La costruzione del corridoio, chiamato «asse Morag», era stata annunciata una decina di giorni fa dal governo israeliano, con l’obiettivo di espandere le nuove operazioni militari nella Striscia.

Il corridoio di Morag si aggiunge ad altri corridoi nella Striscia occupati e controllati da Israele, tra cui quelli di Netzarim e di Philadelphi. Con l’occupazione del nuovo corridoio, la città di Rafah è circondata e nessuna persona palestinese può uscirne.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha detto che tutto il territorio compreso a sud del corridoio verrà considerato aggiunto alle cosiddette “zone cuscinetto” che si trovano lungo tutto il confine con Israele e che sono controllate dai militari israeliani. Nell’ultimo anno e mezzo di guerra in questo territorio Israele ha raso al suolo quasi tutti gli edifici esistenti, tra cui case e scuole, e ha distrutto i campi coltivabili. È una zona che ormai occupa quasi il 50 per cento di tutto il territorio della Striscia.

– Leggi anche: Il territorio controllato da Israele nella Striscia di Gaza è sempre più grande

Nei giorni scorsi l’esercito israeliano aveva chiesto a tutti i palestinesi che vivono nella zona a sud del corridoio di abbandonarla: molte persone erano tornate a vivere nell’area da poco tempo, durante le poche settimane di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, dopo averla abbandonata in seguito ai bombardamenti israeliani. Ora sono state costrette ad andare via di nuovo: non si sa però con precisione quante abbiano abbandonato la zona e quante siano ancora lì.

Intanto sabato l’esercito israeliano ha emesso un nuovo ordine di evacuazione anche per alcune aree di Khan Yunis, città che si trova pochi chilometri a nord del corridoio di Morag. Il portavoce arabofono dell’esercito israeliano, Avichay Adraee, ha chiesto a tutti gli abitanti di queste zone di andare verso Al Mawasi, una zona costiera poco attrezzata dove durante la guerra si sono radunate migliaia di sfollati, in vista di un imminente attacco israeliano. Sempre Katz ha detto che a breve le attività dell’esercito israeliano si estenderanno anche alla gran parte della città di Gaza, nel nord della Striscia: ha raccomandato alla popolazione di lasciare l’area, senza tuttavia specificare dove dovrebbe rifugiarsi.