Nel crollo della discoteca a Santo Domingo sono morte più di centoventi persone
Tra cui politici e sportivi famosi, oltre ad alcuni musicisti che stavano suonando: intanto i soccorsi continuano

Martedì è crollato il soffitto in un locale per concerti a Santo Domingo, la capitale della Repubblica Dominicana: 124 persone sono morte e oltre 250 sono state ferite, ma si crede che il numero effettivo di quelle coinvolte sia più alto. L’incidente è avvenuto al Jet Set, un locale con una capienza di 2mila persone, mentre era in corso il concerto di Rubby Pérez, un popolare cantante di merengue dominicano. Le cause del crollo non sono ancora chiare, e non è nemmeno certo quante fossero le persone al suo interno: si pensa tra le 500 e le mille.
Il soffitto del Jet Set era crollato poco dopo la mezzanotte locale di martedì, quando in Italia era mattina presto. Subito dopo sono cominciate le operazioni di soccorso: inizialmente le macerie venivano spostate con l’aiuto di pertiche di legno, a cui poi si sono aggiunti i mezzi meccanici dei vigili del fuoco. Finora sono state estratte vive dalle macerie circa 145 persone.
Le attività di emergenza sono tuttora in corso. Per lavorare in maniera più agevole, i soccorritori hanno abbattuto una parete dell’edificio. Intanto attorno al locale si sono radunati molti familiari di persone che stavano partecipando al concerto per cercare di avere loro notizie. Si stima che chi è intrappolato sotto alle macerie possa resistere dalle 24 alle 36 ore, ha detto il capo dei soccorsi, Juan Manuel Méndez.

La situazione fuori dalla discoteca crollata, l’8 aprile (AP Photo/Ricardo Hernandez)
Il Jet Set è uno dei locali più famosi di Santo Domingo, è stato aperto più di 50 anni fa in un ex cinema e i suoi concerti del lunedì erano una tradizione che attirava molte celebrità della Repubblica Dominicana. Fra le persone morte e ferite ci sono anche molte di loro, fra cui la governatrice della provincia di Montecristi, Nelsy Cruz, e l’ex giocatore di baseball Octavio Dotel, che ha giocato a lungo nel principale campionato statunitense: è morto durante il trasporto in ospedale.
Mercoledì il centro di coordinamento delle operazioni di emergenza ha fatto sapere di aver trovato anche il corpo di Rubby Pérez, il cantante 69enne che si stava esibendo. Sua figlia Zulinka, che era a sua volta sul palco come corista, è stata invece soccorsa. Martedì invece era già stata accertata la morte di almeno un membro della band che stava suonando con Pérez, un sassofonista.



