La legge sul terzo mandato di Vincenzo De Luca in Campania è incostituzionale

Lo ha stabilito la Corte costituzionale, che doveva esprimersi su un ricorso del governo

Vincenzo De Luca durante un evento a Napoli, 8 aprile 2025 (ANSA/CESARE ABBATE)
Vincenzo De Luca durante un evento a Napoli, 8 aprile 2025 (ANSA/CESARE ABBATE)
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La Corte costituzionale ha ritenuto incostituzionale la legge della Campania che avrebbe consentito al presidente della Regione Vincenzo De Luca, del Partito Democratico, di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Era stato il Consiglio dei ministri a impugnare di fronte alla Corte la legge regionale della Campania, che era stata approvata lo scorso novembre con l’intento evidente di permettere la terza candidatura di De Luca nel 2025, nonostante la legge ne prevedesse al massimo due consecutivi.

Tecnicamente la legge della Campania serviva a mettere in atto proprio la legge 165 del 2004 che introduce in Italia il limite di due mandati consecutivi. Nel farlo però stabiliva che dovessero essere contati a partire dal momento in cui la legge è stata approvata, cioè appunto a novembre del 2024: e quindi nel conteggio non si sarebbe dovuto considerare il primo mandato di De Luca, quello svolto tra il 2015 e il 2020, ma solo quello in corso.

L’articolo 1 della legge campana specifica che, «ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge»: per i giudici della Corte tuttavia questo inciso viola l’articolo 122 della Costituzione, che attribuisce alle regioni il compito di stabilire i criteri di ineleggibilità nel rispetto comunque delle norme esistenti (e quindi in questo caso nel rispetto della legge del 2004).

Il divieto vale per tutte le Regioni ordinarie (quindi non quelle a statuto speciale: Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Sicilia e Sardegna, che hanno un certo grado di autonomia su queste decisioni).

Se il governo ritiene che una legge regionale vada oltre le competenze regionali può chiedere formalmente all’organo che vigila sul rispetto della Costituzione se quella norma rientri nelle competenze della regione che l’ha approvata. Elly Schlein, la segretaria del PD, aveva detto che in ogni caso il partito non avrebbe sostenuto una ricandidatura di De Luca.