Israele ha negato l’accesso nel paese a due parlamentari britanniche, e le ha espulse dopo averle brevemente detenute

Persone palestinesi in coda al posto di blocco di Qalandia fra la Cisgiordania e Gerusalemme il 28 marzo (AP Photo/Nasser Nasser)
Persone palestinesi in coda al posto di blocco di Qalandia fra la Cisgiordania e Gerusalemme il 28 marzo (AP Photo/Nasser Nasser)

Le autorità di frontiera israeliane hanno negato l’accesso nel paese a Yuan Yang e Abtisam Mohamed, due parlamentari britanniche del Partito Laburista (di centrosinistra e al governo). Yang e Mohamed sono state brevemente detenute e poi espulse e rimandate nel Regno Unito. Assieme ai loro assistenti erano arrivate in visita parlamentare per assistere ad alcuni progetti umanitari in Cisgiordania, un territorio che secondo la comunità internazionale appartiene ai palestinesi ma che da decenni è in parte occupato illegalmente da Israele. Il ministero dell’Immigrazione israeliano ha detto di averle respinte perché temeva che avrebbero documentato le attività delle forze di sicurezza e avrebbero diffuso commenti negativi verso Israele, definiti dal ministero come «odio antisraeliano».

Le autorità israeliane sono spesso criticate a livello internazionale per la loro gestione dei territori palestinesi in Cisgiordania, fra le altre cose perché spesso non proteggono la popolazione palestinese dalle violenze degli abitanti degli insediamenti israeliani illegali nel territorio. Yang e Mohamed erano arrivate sabato all’aeroporto di Tel Aviv con un volo da Londra. Il governo britannico e molti esponenti dei laburisti, fra cui il segretario degli Esteri David Lammy, hanno criticato duramente la loro detenzione ed espulsione.