Nel terremoto in Myanmar sono morte più di mille persone
Ma ci sono stati danni anche in Thailandia, dove altre decine sono disperse a causa del crollo di un palazzo

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Secondo le ultime cifre comunicate dalla giunta militare che governa il Myanmar, il forte terremoto di venerdì mattina nel paese ha causato almeno 1.002 morti e oltre 2.370 feriti, oltre a decine di dispersi. Ci sono stati danni anche a Bangkok, la capitale della Thailandia, che si trova circa mille chilometri a sud-est dell’epicentro: il crollo di un grattacielo in costruzione ha ucciso almeno nove persone, mentre altre decine sono ancora disperse sotto le macerie. Data l’intensità del terremoto si pensa che il numero effettivo dei morti sia più alto, ma in Myanmar praticamente non esistono media indipendenti che possano verificare i dati forniti dalla giunta militare.
L’Istituto geologico degli Stati Uniti (USGS) ha detto che il terremoto è stato di magnitudo 7.7 con epicentro 18 chilometri a ovest di Mandalay, la seconda città più grande del Myanmar, circa 250 chilometri a nord della capitale Naypyidaw. L’ipocentro è stato a 10 chilometri di profondità.
La maggior parte dei danni e dei morti accertati è stata appunto nella parte centrale del Myanmar, dove si trovano sia la capitale sia Mandalay. Dalle foto e dai video delle zone colpite si possono vedere numerosi edifici crollati o gravemente danneggiati, voragini nelle strade e strade ricoperte di macerie. Fra le strutture crollate c’è anche un ponte sul fiume Irrawaddy che collegava Mandalay con la vicina Sagaing. Le operazioni di soccorso sono complicate dalle interruzioni dell’energia elettrica.
La giunta militare del Myanmar ha dichiarato lo stato di emergenza in sei delle 14 regioni del paese e ha chiesto l’intervento di altri paesi per fornire aiuti «il prima possibile». È una cosa piuttosto rara perché dal colpo di stato del febbraio 2021 il Myanmar è un paese isolato, con pochissimi rapporti internazionali; tra le altre cose la giunta controlla quasi totalmente televisioni, giornali e radio del paese.
L’Ufficio per gli affari umanitari dell’ONU ha detto che i resoconti iniziali indicano danni significativi. Nelle ore successive alla prima scossa ce ne sono state altre, anche se di intensità minore.
I medici e le forze dell’ordine hanno detto ad alcuni giornalisti di AFP che in un ospedale di Naypyidaw sono state portate venti persone morte e centinaia di feriti. Il principale ospedale di Mandalay invece sta esaurendo le scorte di bende e altri materiali, a causa del grande numero di pazienti, e non riesce a curare tutti: molti pazienti stanno ricevendo cure per terra o nel parcheggio, con temperature che superano i 35 gradi.
Nella parte centrale del paese, la zona più popolata, i terremoti sono piuttosto frequenti. Molte strutture però sono antiquate e poco mantenute, mentre spesso quelle di nuova costruzione sono fatte frettolosamente e senza le dovute precauzioni antisismiche.

Due persone ferite sdraiate su barelle fuori dall’ospedale di Naypyitaw, Myanmar, 28 marzo 2025 (The Myanmar Military True News Information Team via AP)
Oltre che nel paese, il terremoto ha fatto danni anche a Bangkok, a un migliaio di chilometri dall’epicentro. Nel cantiere del grattacielo crollato stavano lavorando centinaia di persone, molte delle quali ancora intrappolate sotto le macerie, dove sono in corso le ricerche.
Bangkok non si trova in una zona fortemente sismica, ma ha molti grattacieli che sono particolarmente sensibili ai terremoti. In città migliaia di persone sono uscite dai palazzi, che hanno oscillato pericolosamente; le scosse del terremoto hanno anche fatto riversare in strada l’acqua delle piscine ai piani alti di alcuni grattacieli di lusso. La città è stata dichiarata «zona colpita da disastro».
Alcune infrastrutture del trasporto pubblico di Bangkok, tra cui la metropolitana sopraelevata, sono state chiuse per permettere i controlli di sicurezza, così come alcune strade. La borsa thailandese ha sospeso tutte le attività per la sessione pomeridiana di venerdì. La prima ministra thailandese, Paetongtarn Shinawatra, ha detto che i mezzi dovrebbero riprendere a circolare normalmente da sabato.
























