In Australia ci saranno elezioni anticipate il 3 maggio
Secondo i media australiani sono state convocate per distogliere l'attenzione dalla contestata legge di bilancio presentata dal governo

Giovedì sera (venerdì mattina in Australia) il primo ministro australiano Anthony Albanese ha convocato elezioni legislative anticipate per il prossimo 3 maggio.
L’annuncio era atteso, non solo perché la legislatura sarebbe terminata naturalmente entro la fine di maggio, ma anche perché poche ore prima l’account ufficiale del governo australiano aveva pubblicato su X, e poi cancellato, un post in cui comunicava che da lì in poi avrebbe solo gestito gli affari correnti «in attesa del risultato delle elezioni». Erano mesi che Albanese alludeva in modo più o meno esplicito a questa possibilità: la Costituzione australiana gli permette di convocare le elezioni in qualsiasi momento prima della fine della legislatura triennale della Camera bassa del parlamento federale.
Albanese governa dal maggio del 2022, quando il suo Partito Laburista vinse le elezioni. Secondo i giornali, l’annuncio è arrivato in questi giorni per concentrare altrove l’attenzione nella settimana in cui il governo ha presentato la sua ultima legge di bilancio, molto criticata dall’opposizione.
Da circa un anno e mezzo i Laburisti sono secondi nei sondaggi dietro l’alleanza tra Liberali e Partito Nazionale d’Australia, di orientamento conservatore. Per questo nella legge di bilancio il governo ha inserito alcune misure pensate per aumentare i consensi dei Laburisti: la principale è stata un taglio alle tasse per 17 miliardi di dollari australiani, circa 10 miliardi di euro. Il centrodestra è contrario a questi tagli, che il leader del Partito Liberale Peter Dutton ha definito una mancia elettorale, e propone invece di dimezzare le accise sulla benzina.
Nella Camera uscente i Laburisti hanno una maggioranza di soli tre seggi. Anche se il centrodestra li ha superati nei sondaggi, al momento nessuno dei due partiti maggiori avrebbe abbastanza seggi per governare da solo, e dovrebbe cercare appoggi tra le altre forze politiche.
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