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  • Domenica 23 marzo 2025

In Canada ci saranno elezioni anticipate il 28 aprile

E la campagna elettorale è già incentrata su come i partiti intendono rispondere alle politiche aggressive di Trump

Il primo ministro canadese Mark Carney convoca elezioni anticipate, il 23 marzo 2025 (Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)
Il primo ministro canadese Mark Carney convoca elezioni anticipate, il 23 marzo 2025 (Adrian Wyld/The Canadian Press via AP)
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Domenica il primo ministro canadese Mark Carney ha convocato elezioni anticipate per il prossimo 28 aprile. Carney è primo ministro da circa due settimane: lo scorso 9 marzo aveva vinto le primarie del Partito Liberale e preso il posto di Justin Trudeau, che era in carica dal 2015 ma si era dimesso a inizio gennaio a causa della sua crescente impopolarità, che stava causando una grossa crisi politica. Senza le dimissioni di Trudeau si sarebbe andati a elezioni nell’ottobre del 2025.

Alle elezioni di aprile Carney sarà il candidato dei Liberali. Il suo principale rivale sarà Pierre Poilievre, leader del Partito Conservatore, che negli ultimi mesi era in grande vantaggio nei sondaggi. Ultimamente però i Liberali sono riusciti a recuperare molti consensi, principalmente a causa delle politiche aggressive del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che hanno portato molti canadesi a solidarizzare con Trudeau (e poi con il nuovo governo) e hanno avuto un effetto negativo per i Conservatori.

Tra le altre cose Trump ha imposto dazi del 25 per cento su acciaio e alluminio, che il prossimo 2 aprile dovrebbero essere estesi a tutte le merci canadesi. Ha anche detto più volte di voler annettere il Canada per farlo diventare il «51esimo stato» americano (una proposta assurda e irrealizzabile, ma comunque molto aggressiva). Aveva anche usato toni denigratori verso Trudeau, chiamandolo «governatore», e non “primo ministro”, per fare intendere che lo considerava già una sorta di suo sottoposto.

– Leggi anche: Piccoli boicottaggi e ritorsioni del Canada contro gli Stati Uniti di Trump

La campagna elettorale durerà più o meno un mese: i Conservatori avrebbero voluto impostarla come una grande critica contro l’operato di Trudeau, ma è già evidente che sarà una sorta di dibattito su come i diversi partiti intendono relazionarsi con Trump e con le sue politiche.

Il leader dei Conservatori Pierre Poilievre durante una conferenza stampa a Ottawa, il 14 marzo 2025. Nel cartello si legge lo slogan del Conservatori: “Canada First”, uguale all’“America First” di Donald Trump (Chris Tanouye/The Canadian Press via AP)

Carney ha adottato fin da subito un approccio molto critico verso Trump, dicendo per esempio: «[Gli Stati Uniti] vogliono le nostre risorse. Vogliono la nostra acqua, la nostra terra, il nostro paese. [Non succederà] mai». Poilievre invece ha uno stile comunicativo e idee politiche di destra, assimilabili almeno in parte a quelle di Trump, cosa che lo sta mettendo in difficoltà: i Liberali lo stanno attaccando dicendo che «parla come Trump», e che quindi non sarebbe credibile come difensore del paese. Anche Poilievre però ha molto criticato le minacce di Trump, sia per quanto riguarda l’annessione agli Stati Uniti sia per i dazi: «Insisterò perché il presidente [Trump] riconosca l’indipendenza e la sovranità del Canada, e perché fermi i dazi», ha detto.

– Leggi anche: L’inaspettata rimonta dei Liberali canadesi

Carney ha 60 anni e prima di diventare primo ministro non aveva mai ricoperto incarichi politici. Dal 2013 al 2020 fu governatore della Banca d’Inghilterra, la banca centrale del Regno Unito, e ancora prima (2008-2013) della Banca del Canada. Ha generalmente un buon rapporto con i paesi europei, e nelle settimane successive al suo insediamento ha fatto visita a vari leader, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron. Poilievre invece è in parlamento dal 2004 ed è leader dei Conservatori dal 2022. Nella sua comunicazione usa spesso toni populisti, prende in giro gli avversari affibbiando loro dei nomignoli e accusa i media di diffondere notizie false, proprio come Trump.