L’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili è stato condannato ad altri nove anni di carcere

Una manifestazione a favore di Saakashvili nell'ottobre del 2024 (AP Photo/Shakh Aivazov)
Una manifestazione a favore di Saakashvili nell'ottobre del 2024 (AP Photo/Shakh Aivazov)

Mercoledì l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili, in prigione dal 2021, è stato condannato ad altri nove anni di carcere per appropriazione indebita. Secondo le accuse avrebbe usato l’equivalente di 3 milioni di euro per spese personali e fare regali a familiari e alleati politici. Saakashvili è stato presidente del paese per due mandati, dal 2004 al 2007 e dal 2008 al 2013 ed è considerato ancora uno dei principali esponenti dell’opposizione al partito che governa il paese da più di dieci anni, Sogno Georgiano.

Nel 2018 era stato condannato in contumacia a sei anni di carcere per abuso di potere, un’accusa che le organizzazioni internazionali ritengono politicamente motivata: sta scontando quella pena dal 2021, quando tornò in Georgia dopo un lungo periodo all’estero. Da allora le sue condizioni sono piuttosto precarie e nel 2023 ha anche detto di essere stato avvelenato in carcere: negli ultimi anni diversi governi occidentali hanno chiesto la sua liberazione, senza successo. Dopo la nuova condanna i sostenitori di Saakashvili hanno protestato fuori dal tribunale.