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  • Martedì 11 marzo 2025

Il più esteso attacco aereo ucraino su Mosca dall’inizio della guerra

Almeno tre persone nella regione sono state uccise da decine di droni nella notte fra lunedì e martedì

Uno dei palazzi danneggiati dall'attacco ucraino a Sapronovo, nella periferia di Mosca, martedì 11 marzo 2025 (AP Photo)
Uno dei palazzi danneggiati dall'attacco ucraino a Sapronovo, nella periferia di Mosca, martedì 11 marzo 2025 (AP Photo)
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Nella notte tra lunedì e martedì l’esercito ucraino ha condotto il più esteso attacco aereo sulla regione di Mosca dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, a febbraio del 2022: almeno tre persone sono state uccise e 18 sono state ferite. Il ministero della Difesa ha detto di aver abbattuto almeno 91 droni diretti verso la regione e più di 240 nel resto del paese. Vari altri droni sono riusciti a evitare le difese antiaeree russe e hanno colpito degli edifici in varie cittadine alla periferia di Mosca. Martedì i voli in partenza e in arrivo dai quattro aeroporti della regione sono stati bloccati per ore. L’esercito ucraino ha detto di aver colpito nell’attacco una raffineria di petrolio che produce più di un terzo del carburante usato nella regione, e un deposito di petrolio nella vicina regione di Orël.

L’attacco è avvenuto poche ore prima dell’inizio dell’incontro a Jeddah, in Arabia Saudita, tra una delegazione ucraina e una statunitense per negoziare l’inizio di un cessate il fuoco tra Ucraina e Russia. È il primo colloquio ufficiale fra le due parti dopo la visita disastrosa del presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca del 28 febbraio. L’Ucraina propone inizialmente di sospendere i bombardamenti dal cielo e in mare, ma non i combattimenti a terra, mentre gli Stati Uniti vorrebbero raggiungere fin da subito un cessate il fuoco generale (ne abbiamo parlato qui).

Martedì Andriy Kovalenko, capo di un organo del governo ucraino per il contrasto alla disinformazione, ha detto in un video che «tutti gli attacchi dei droni in Russia di questa notte, su Mosca, sugli aeroporti e così via, sono il segnale a Putin che anche lui deve essere interessato a una tregua nel cielo che l’Ucraina offrirà oggi durante i colloqui».