L’Emilia-Romagna vuole allargare la sperimentazione delle bodycam per il personale ferroviario

Intende fornirne una a tutto il personale che ne farà richiesta, per prevenire le aggressioni sui treni

(ANSA/MATTEO CORNER)
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In Emilia-Romagna la società di trasporto pubblico locale Trenitalia Tper vorrebbe estendere a tutto il personale che ne farà richiesta l’utilizzo delle bodycam, cioè videocamere che servono a riprendere quello che accade di fronte ai dipendenti, con l’obiettivo di proteggerli da eventuali aggressioni da parte dei passeggeri.

In Emilia-Romagna e altre regioni italiane è già in corso una sperimentazione di questo tipo, ma per un numero limitato di dipendenti e solo temporaneamente: la sperimentazione era cominciata nel 2024 e aveva riguardato 30 capitreno volontari. Ora Trenitalia Tper vorrebbe stabilizzare l’utilizzo delle bodycam ed estendere a tutti i dipendenti la possibilità di richiederle, su base volontaria. Secondo quanto riportato da Repubblica Bologna, Trenitalia Tper starebbe già facendo accordi con l’azienda che ha finora fornito le bodycam per la prima sperimentazione per avere sufficienti dispositivi per tutti i capitreno, 450 in tutto, e per 50 assistenti a terra; l’azienda avrebbe anche già avviato una procedura con il Garante della privacy per autorizzare le registrazioni.

Le bodycam in questione vengono indossate all’altezza del petto, sono visibili e servono a registrare video e audio di ciò che succede di fronte alla persona che le indossa. Hanno un duplice obiettivo: possono funzionare come deterrente nei confronti di eventuali aggressori, e servono a registrare eventuali episodi di violenza da mettere a disposizione della polizia. Quelle in dotazione al personale ferroviario non sono sempre accese: il funzionario o la funzionaria possono avviare la registrazione quando percepiscono un pericolo.

Il mese scorso è stata avviata una sperimentazione sull’utilizzo delle bodycam anche a livello nazionale, ma solo per gli addetti di FS Security, la società del gruppo Ferrovie dello Stato (FS) che si occupa della sicurezza nelle stazioni e sui treni ritenuti più critici: la sperimentazione è iniziata a febbraio e durerà quattro mesi. In questo periodo gli addetti di FS Security scorteranno i capitreno indossando le bodycam. A partire dalla seconda metà del 2025 le potranno portare sulla divisa anche i capitreno.

Le aggressioni al personale ferroviario sono considerate un problema da tempo, anche se i dati dicono che stanno diminuendo. Secondo FS Security le denunce per aggressione sono state 381 nel 2024, l’11 per cento in meno rispetto alle 427 del 2023. Limitatamente all’Emilia-Romagna, Trenitalia Tper dice che le denunce nel 2024 sono state 88, di cui 66 per aggressioni fisiche e 22 per aggressioni verbali, in crescita rispetto al 2023, quando le denunce erano state 66 in tutto. Sempre in Emilia-Romagna, nel 2025  le denunce sono state finora 13, di cui 12 per aggressioni fisiche.

Di recente ha generato molta attenzione l’accoltellamento di un capotreno a Genova da parte di un passeggero 21enne che non aveva il biglietto, in seguito al quale era stato poi proclamato uno sciopero. In generale il tema della sicurezza del personale ferroviario è regolarmente al centro di pressioni e proteste da parte dei sindacati.

Sull’efficacia delle bodycam ci sono pareri contrastanti, e anche un po’ di scetticismo: le prime sperimentazioni sono iniziate nel 2024 e non ci sono ancora sufficienti dati per dire quanto funzionino effettivamente nel prevenire le aggressioni. La sperimentazione in Trenitalia Tper era partita nel marzo 2024, con una durata di sei mesi e per 30 capitreno, era stata prorogata per altri sei mesi e si era conclusa lo scorso 28 febbraio. Le bodycam, dicevamo, devono essere attivate manualmente dagli operatori quando si sentono in pericolo. Nel corso dell’intera sperimentazione sono state attivate soltanto otto volte. Nonostante questo, l’azienda e i sindacati sostengono che la sperimentazione sia stata comunque positiva e che le telecamere, anche da spente, abbiano avuto un effetto deterrente.