Un libro sulla Costituzione regalato alle scuole di Buccinasco dal sindaco è diventato un caso
La Lega sostiene che promuova «la propaganda LGBTQ e gender» e si lamenta perché lo ha scritto Walter Veltroni

Lunedì diversi membri della Lega, fra cui il suo leader Matteo Salvini, hanno duramente criticato il fatto che nelle scuole elementari di Buccinasco, nella periferia di Milano, sia stato distribuito il libro dell’ex segretario del Partito Democratico Walter Veltroni La più bella del mondo. La Costituzione raccontata a ragazze e ragazzi. Le critiche sostengono soprattutto che il libro promuova «la propaganda LGBTQ e gender», come ha detto Salvini in modo molto vago. Lunedì il deputato leghista Rossano Sasso ha detto che avrebbe presentato un’interrogazione parlamentare sulla vicenda e martedì l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia ha inviato degli ispettori in una delle scuole coinvolte.
La polemica è nata quando la settimana scorsa il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, di centrosinistra, e l’assessora alla Cultura Martina Villa hanno visitato le scuole elementari del Comune per distribuire agli studenti alcuni libri: è un’iniziativa attiva già da qualche anno in base alla quale il collegio docenti sceglie alcuni libri che poi vengono acquistati e donati dal Comune alle scuole. Fra i libri distribuiti c’era anche quello di Veltroni, pensato per spiegare a bambini dalla quinta elementare in su i principi fondamentali della Costituzione attraverso le storie di dodici loro coetanei, alcune inventate, altre ispirate a personaggi storici.
Qualche giorno dopo il consigliere comunale d’opposizione Manuel Imberti ha pubblicato una lettera di lamentele firmata da «un gruppo di genitori» di Buccinasco, non meglio definito e di cui non si conosce il numero: diceva che il libro faceva un «uso improprio e strumentalizzato» della Costituzione «per promuovere campagne LGBT e GENDER». Nel libro di Veltroni ci sono personaggi appartenenti alla comunità LGBT+: racconta per esempio la storia di due ragazze lesbiche aggredite per via del loro orientamento sessuale.
Una delle storie più criticate è quella ispirata all’infanzia di Pio La Torre, un sindacalista e parlamentare siciliano del Partito Comunista Italiano ucciso dalla mafia il 30 aprile 1982: sulla base di una sua proposta di legge, pochi mesi dopo il suo omicidio il parlamento approvò una legge che per la prima volta inseriva nell’ordinamento italiano il reato di associazione mafiosa e prevedeva il sequestro dei beni alle persone accusate di questo crimine. Ancora oggi ci si riferisce alla legge con il nome “Rognoni-La Torre”.
Nel libro Veltroni racconta la storia di La Torre da bambino, che doveva andare a scuola con le scarpe con i tacchi di sua zia perché la sua famiglia non poteva permettersi di comprargliene un paio nuovo, e per questo veniva deriso dai suoi compagni. L’immagine di un bambino che indossa scarpe da donna è stata letta dai critici del libro come un riferimento alla cosiddetta “ideologia gender”: un’espressione dispregiativa con cui in certi ambienti religiosi e politici molto conservatori ci si riferisce all’insieme di studi e politiche che riguardano la comunità LGBT+, spesso travisandoli e attribuendo loro degli obiettivi di cambiamento della società con effetti negativi.
La polemica è stata raccolta da Matteo Salvini, che ha definito quelli trattati dal libro «temi che non dovrebbero entrare nelle aule scolastiche» e ha criticato la scelta del Comune di finanziare la distribuzione di un libro scritto da un ex politico di centrosinistra senza consultare i genitori. Annunciando la sua interrogazione parlamentare sulla vicenda, il deputato Sasso ha scritto che il libro parla di «bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi».



