Google ha cancellato i propri obiettivi legati a diversità e inclusione, in seguito all’ordine esecutivo di Trump sul tema

Un'impiegata di Google negli uffici di Seul, An employee of Google Korea works at its office in Seoul, in Corea del Sud, nel novembre del 2016
(Kim Jin-a/ Newsis via AP)

Google ha annullato i propri obiettivi per garantire diversità e inclusione tra i suoi dipendenti, in seguito all’ordine esecutivo con cui il presidente statunitense Donald Trump ha deciso di smantellare i programmi governativi legati al cosiddetto settore “D.E.I.” (Diversity, Equity and Inclusion). Google ha circa 180mila dipendenti in tutto il mondo e, come altre grosse aziende tecnologiche, vende alcuni dei propri servizi e delle proprie tecnologie al governo federale: mercoledì ha detto che, in qualità di azienda che lavora con il governo, è tenuta a rispettare il provvedimento di Trump.

Nel 2020 Google aveva annunciato obiettivi specifici per aumentare il numero di dipendenti e collaboratori di gruppi minoritari nel giro di cinque anni, che ora sono stati cancellati. Secondo i dati più recenti, nel 2024 l’azienda aveva il 5,7 per cento di dipendenti neri e il 7,5 di ispanici o latinoamericani, contro il 3,7 e il 5,9 del 2020. In base a una nota interna vista dal New York Times, l’azienda si è comunque impegnata a garantire assunzioni in vari paesi del mondo e a «creare un ambiente di lavoro in cui tutti i nostri dipendenti possano avere successo e uguali opportunità».

Già prima dell’insediamento di Trump aveva a sua volta interrotto i propri programmi interni di diversità e inclusione Meta, l’azienda che controlla Facebook e Instagram, che peraltro aveva abolito pochi giorni prima i propri sistemi di fact checking; Amazon invece aveva cominciato a rivedere i propri programmi D.E.I. dopo le elezioni di novembre.

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