L’ex sindaco di Prato e quello di Montemurlo, in Toscana, sono indagati per la morte di due persone nell’alluvione del 2023

L’ex sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e il sindaco del comune confinante di Montemurlo, Simone Calamai, sono indagati per omicidio colposo e disastro colposo per la morte di due anziani nei rispettivi comuni nelle gravi alluvioni del novembre del 2023 in Toscana. Con loro sono indagati altri 13 tecnici comunali e amministratori pubblici, con varie accuse. Non è detto che le indagini portino al rinvio a giudizio, né alla condanna delle persone coinvolte.
Secondo la procura l’ex sindaco di Prato, in carica fra il 2014 e il 2024, e altri cinque amministratori e dirigenti comunali, pur conoscendo la pericolosità del torrente Bardena che scorre in zona, non avrebbero fatto mappare la zona né aggiornare l’area da considerare ad elevato rischio idrogeologico. Al momento dell’alluvione poi non avrebbero adottato misure d’emergenza come la limitazione del traffico nelle zone più a rischio, fra cui via di Cantagallo, dove si trovava con la sua auto l’82enne Antonio Tumolo, morto travolto dalla piena.
Le accuse per cui sono indagati il sindaco di Montemurlo e quattro amministratori e dirigenti comunali sono simili: non avrebbero aggiornato il piano di protezione civile, non avrebbero sistemato gli argini del torrente Bagnolo e non avrebbero informato adeguatamente i residenti durante la piena. L’esondazione causò la morte dell’85enne Alfio Ciolini, annegato in casa sua.