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  • Mercoledì 22 gennaio 2025

C’è un grosso caso di maltrattamenti in una RSA vicino a Viterbo

Tre dipendenti sono stati arrestati con l'accusa di aver commesso gravi abusi su 21 persone anziane residenti a Villa Daniela, a Latera

(Alessandro Bremec/LaPresse)
(Alessandro Bremec/LaPresse)
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Martedì tre dipendenti di Villa Daniela – una residenza per anziani (o RSA, residenza sanitaria assistenziale) a Latera, in provincia di Viterbo – sono stati arrestati e altri tre sospesi dal lavoro per maltrattamenti e abusi verso gli ospiti della struttura: le sei misure cautelari riguardano quattro uomini e due donne. Tra le accuse c’è anche quella di violenza sessuale, che sarebbe stata commessa su una donna di più di 80 anni.

L’indagine è partita dalla segnalazione di alcuni ex dipendenti della casa di cura, che hanno riferito di un sistema consolidato di maltrattamenti e abusi fisici e psicologici da parte dei colleghi: nella scorsa primavera erano state installate alcune telecamere che per i mesi successivi hanno ripreso ciò che accadeva, permettendo così la formulazione delle accuse. In base a queste ricostruzioni le persone colpite dai maltrattamenti sarebbero 21, ma le indagini non escludono possano essere state anche di più e che alcuni casi non siano ancora emersi: finora nessuna di queste persone aveva mai denunciato cosa stava subendo.

Gli ospiti della struttura sarebbero stati lasciati spesso senza acqua né cibo e in diversi casi sarebbero stati legati al letto con bende e fascette, talvolta con anche anche la bocca coperta per impedire loro di lamentarsi. Le indagini hanno ricostruito che una donna sarebbe rimasta legata al letto per più di 24 ore. Gli ospiti sarebbero stati poi sottoposti a continui strattonamenti, percosse, e violenze verbali sulle loro condizioni di salute e la loro età: «morirai presto», «puzzi», «tuo figlio ti ha lasciato qui perché non ti sopportava più», sono alcune delle frasi agli atti dell’indagine citate da Repubblica Roma.

Le indagini hanno rilevato che anche le somministrazioni di farmaci sarebbero risultate problematiche, con un uso diffuso di ansiolitici per sedare le persone anziane. È ancora da ricostruire se i farmaci venissero distribuiti seguendo un piano terapeutico oppure no.

C’è poi un caso di violenza sessuale, per ora l’unico rilevato dalle indagini, verso una donna che sarebbe stata presa di mira da un operatore, il quale l’avrebbe tormentata con ripetuti approcci sessuali, anche quando lei era legata. Secondo le indagini in alcuni casi avrebbe usato anche un bastone.