Il capo dell’esercito israeliano Herzi Halevi si dimetterà a marzo, a causa del fallimento nella risposta all’attacco del 7 ottobre 2023

Herzi Halevi a gennaio del 2023 (Gideon Markowicz/Jini/Xinhua via ZUMA Press/ANSA)
Herzi Halevi a gennaio del 2023 (Gideon Markowicz/Jini/Xinhua via ZUMA Press/ANSA)

Martedì il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi ha comunicato al governo israeliano la sua decisione di dimettersi il 6 marzo 2025, circa dieci mesi prima della fine naturale del suo mandato.

Halevi ha detto che con le sue dimissioni sta tenendo fede alla promessa che aveva fatto in seguito all’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023, in cui quasi 1.200 persone erano state uccise e circa 250 prese in ostaggio. Il numero di morti era stato così alto anche perché l’esercito israeliano ci aveva messo molte ore a mobilitarsi e intervenire nei luoghi raggiunti da Hamas: nei giorni successivi l’attacco del 7 ottobre era stato descritto come il più grande fallimento nella storia dell’intelligence e dell’esercito israeliani e per questo motivo Halevi ha sempre sostenuto di doversene prendere la responsabilità.

Le sue dimissioni erano state posticipate per via della decisione di Israele di invadere la Striscia di Gaza, cominciando una guerra che ha ucciso oltre 46mila persone palestinesi, quasi tutte civili. Halevi ha presentato ora le dimissioni dato che domenica è cominciato il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza: la situazione più stabile per l’esercito israeliano a partire dal 7 ottobre 2023.