L’ex sindaca di Torino Chiara Appendino è stata condannata a quasi 18 mesi di carcere per i fatti di piazza San Carlo

(ANSA/FABIO FRUSTACI)
(ANSA/FABIO FRUSTACI)

Lunedì la Corte d’assise d’appello di Torino ha condannato Chiara Appendino, deputata del Movimento 5 Stelle ed ex sindaca della città, a un anno, 5 mesi e 23 giorni di carcere nel secondo processo di appello sugli incidenti avvenuti in piazza San Carlo il 3 giugno 2017, quando moltissime persone erano radunate per guardare su un maxischermo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. La pena è inferiore di una settimana a quella stabilita nel primo processo, nel 2023. L’anno scorso però la Cassazione aveva disposto un nuovo processo di appello, chiedendo una diminuzione della pena perché nel frattempo erano state ritirate alcune querele.

Il processo riguardava le lacune nelle misure di sicurezza adottate nell’organizzazione della manifestazione. Quella sera alcuni ragazzi appartenenti a una banda criminale usarono dello spray al peperoncino durante un tentativo di rapina, provocando il caos tra la folla riunita in piazza San Carlo. Nella ressa che si creò in seguito due donne riportarono ferite gravi: Erika Pioletti, 38enne di Domodossola che morì pochi giorni dopo l’incidente, e Marisa Amato, che rimase tetraplegica e che morì nel gennaio del 2019, a 65 anni. La stessa pena è stata stabilita anche per Paolo Giordana, l’ex capo di gabinetto di Appendino; è stato invece assolto il dirigente dell’agenzia che si era occupata della gestione dell’evento, Maurizio Montagnese.