Le persone che causarono il panico in piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League del 2017 sono state condannate anche in appello

Una corona di fiori per le due vittime, Erika Pioletti e Marisa Amato, della tragedia di piazza San Carlo avvenuta durante la finale di Champions League del 3 giugno 2017. Torino, 3 giugno 2010 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)
Una corona di fiori per le due vittime, Erika Pioletti e Marisa Amato, della tragedia di piazza San Carlo avvenuta durante la finale di Champions League del 3 giugno 2017. Torino, 3 giugno 2010 (ANSA/ALESSANDRO DI MARCO)

La Corte d’Appello di Torino ha confermato le condanne per le persone che il 3 giugno del 2017, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, causarono il panico in piazza San Carlo. L’appello ha confermato la sentenza di primo grado con una condanna a 10 anni di carcere per i reati di omicidio preterintenzionale, lesioni, furto e rapina.

Le persone condannate appartenevano a una banda che la sera della partita usò dello spray al peperoncino durante un tentativo di rapina, provocando il caos tra la folla di tifosi juventini riunita in piazza San Carlo. Nella ressa che si creò in seguito, due donne rimasero schiacciate, riportando ferite gravi: Erika Pioletti, 38enne di Domodossola che morì pochi giorni dopo l’incidente; e Marisa Amato, che rimase tetraplegica e che è morta nel gennaio del 2019.