In Russia tre avvocati di Alexei Navalny sono stati condannati al carcere con l’accusa di far parte di una «organizzazione estremista»

Venerdì in Russia tre avvocati di Alexei Navalny, che fu per anni il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, sono stati condannati a pene fino a cinque anni e mezzo di carcere con l’accusa di far parte di una «organizzazione estremista». Vadim Kobzev, Igor Sergunin e Alexei Liptser erano stati arrestati a ottobre del 2023 con l’accusa di aver sfruttato la possibilità di incontrarsi con Navalny in carcere per portare messaggi ai suoi collaboratori in libertà. Sergunin, l’unico a dichiararsi colpevole delle accuse, è stato condannato a tre anni e mezzo, Kobzev a cinque anni e mezzo, e Liptser a cinque anni da scontare in una colonia penale.
Nell’ultimo anno la Russia ha intensificato le azioni di repressione contro i collaboratori e alleati di Alexei Navalny, morto a febbraio del 2024 in circostanze ben poco chiare mentre era detenuto in una colonia penale in Siberia. Navalny era stato arrestato nel 2021 con accuse politicamente motivate, e durante la prigionia aveva denunciato il trattamento brutale a cui era sottoposto.
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