In Russia tre avvocati di Alexei Navalny sono stati condannati al carcere con l’accusa di far parte di una «organizzazione estremista»

Da sinistra, Igor Sergunin, Alexei Liptser e Vadim Kobzev durante un'udienza a Petushki, a settembre del 2024 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)
Da sinistra, Igor Sergunin, Alexei Liptser e Vadim Kobzev durante un'udienza a Petushki, a settembre del 2024 (AP Photo/Alexander Zemlianichenko)

Venerdì in Russia tre avvocati di Alexei Navalny, che fu per anni il principale oppositore del presidente russo Vladimir Putin, sono stati condannati a pene fino a cinque anni e mezzo di carcere con l’accusa di far parte di una «organizzazione estremista». Vadim Kobzev, Igor Sergunin e Alexei Liptser erano stati arrestati a ottobre del 2023 con l’accusa di aver sfruttato la possibilità di incontrarsi con Navalny in carcere per portare messaggi ai suoi collaboratori in libertà. Sergunin, l’unico a dichiararsi colpevole delle accuse, è stato condannato a tre anni e mezzo, Kobzev a cinque anni e mezzo, e Liptser a cinque anni da scontare in una colonia penale.

Nell’ultimo anno la Russia ha intensificato le azioni di repressione contro i collaboratori e alleati di Alexei Navalny, morto a febbraio del 2024 in circostanze ben poco chiare mentre era detenuto in una colonia penale in Siberia. Navalny era stato arrestato nel 2021 con accuse politicamente motivate, e durante la prigionia aveva denunciato il trattamento brutale a cui era sottoposto.

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