L’azienda petrolifera britannica BP licenzierà quasi 8mila persone tra dipendenti e collaboratori esterni

Giovedì la multinazionale petrolifera britannica BP ha comunicato che farà grossi licenziamenti all’interno di un piano di riduzione dei costi. Licenzierà il 5 per cento dei suoi dipendenti, 4.700 persone, più 3mila collaboratori e consulenti esterni. In tutto BP dà lavoro a 87.800 persone nel mondo, circa 16mila delle quali nel Regno Unito (quelle che lavorano alle pompe di benzina del paese saranno escluse dal piano).
L’obiettivo dell’amministratore delegato, Murray Auchincloss, è ridurre i costi di 2 miliardi di dollari entro la fine del 2026, e di mezzo miliardo di dollari già quest’anno. In alcuni casi i ruoli delle persone che saranno licenziate, soprattutto in Regno Unito e negli Stati Uniti, saranno dati ad altri dipendenti in varie altre sedi di BP in Ungheria, India e Malesia. Auchincloss è diventato amministratore delegato dopo le dimissioni di Bernard Looney, nel settembre del 2023. Looney aveva puntato su piani per ridurre la produzione di petrolio e gas a favore di nuovi e maggiori investimenti nelle fonti di energia sostenibili, che Auchincloss sta ridimensionando. Nel 2024 le azioni di BP hanno perso all’incirca il 15 per cento del loro valore, anche a causa della sfiducia degli azionisti negli investimenti nelle energie rinnovabili.