In Spagna quattro ex membri dell’ETA sono stati condannati per il tentato omicidio di due giornalisti e del loro figlio
Un tribunale di Madrid, in Spagna, ha condannato quattro ex membri dell’organizzazione terroristica ETA per il tentato omicidio, nel 2000, di due giornalisti e del loro figlio. Patxi Xabier Makazaga, Jon Zubiaurre, Imanol Miner e Asier García sono stati condannati a quasi 75 anni di carcere ciascuno: ognuno ha ricevuto tre pene di 19 anni e 10 mesi per tentato omicidio e una di 14 anni e 10 mesi per tentata strage terroristica. L’obiettivo erano Aurora Intxausti, giornalista del País, suo marito Juan Palomo, giornalista del canale televisivo Antena 3, e il loro figlio Íñigo Palomo Intxausti, che al tempo aveva 18 mesi. I quattro piazzarono una bomba artigianale (costruita con un vaso da fiori, materiale esplosivo, viti e bulloni) sulla porta di casa, con l’obiettivo di ucciderli. La bomba non esplose a causa di un malfunzionamento, e la famiglia rimase illesa.
L’ETA (Euskadi Ta Askatasuna, che in basco significa “Paese Basco e Libertà”) fu un gruppo terroristico che per decenni, soprattutto tra gli anni Sessanta e Ottanta, combatté per l’indipendenza dei Paesi Baschi, una regione etnicamente distinta fra il sud della Francia e il nord della Spagna: durante la sua attività commise attentati che nel complesso provocarono 855 morti e migliaia di feriti. Nel 2011 rinunciò alla lotta armata, e nel 2018 si sciolse del tutto.
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