In Malaysia e in Thailandia decine di migliaia di persone sono sfollate a causa di gravi alluvioni

Una zona allagata a Pasir Puteh, nello stato del Kelantan, il 30 novembre
Una zona allagata a Pasir Puteh, nello stato del Kelantan che confina con la Thailandia, il 30 novembre (EPA/FAZRY ISMAIL)

A causa delle gravi alluvioni in corso decine di migliaia di persone hanno dovuto lasciare le proprie case nel sud della Thailandia e nel nord della Malaysia. Nei due paesi inoltre sono morte rispettivamente 9 e 3 persone a causa degli effetti delle piogge di questi giorni. In Thailandia sono state evacuate 534mila persone (su quasi 72 milioni di abitanti) e sono stati approntati 200 rifugi temporanei nelle zone più colpite. Nella confinante Malaysia sono state evacuate 139mila persone (su 34 milioni di abitanti) e le autorità hanno messo a disposizione 679 rifugi; il numero totale di sfollati ha superato quello del 2014, quando ci furono alcune delle peggiori inondazioni della storia del paese. Venerdì il primo ministro malese Anwar Ibrahim ha vietato ai membri del governo di andare in ferie, per concentrarsi sull’emergenza.

Le alluvioni non sono rare durante la stagione dei monsoni, che nel sud-est asiatico inizia a novembre e può durare fino a marzo, ma le piogge di questi giorni sono state particolarmente intense. A causa del cambiamento climatico, sta aumentando la frequenza degli eventi meteorologici estremi e l’intensità delle piogge.