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  • Mercoledì 27 novembre 2024

Le proteste per la morte di Ramy Elgaml, a Milano

Sono iniziate domenica nel quartiere Corvetto, dopo che il 19enne è caduto in moto mentre veniva inseguito dai carabinieri

Angolo fra via Cinquecento e via Panigarola, Milano (ANSA/ANDREA FASANI)
Angolo fra via Cinquecento e via Panigarola, Milano (ANSA/ANDREA FASANI)

Da domenica a Milano, tra il quartiere Corvetto e via Ripamonti, decine di persone stanno protestando in strada per la morte del 19enne Ramy Elgaml, avvenuta nella notte tra sabato e domenica. Attorno alle 4 di notte Elgaml si trovava in via Ripamonti su una moto guidata da un amico 22enne: sembra che i due abbiano evitato un posto di blocco dei carabinieri, e mentre venivano inseguiti hanno avuto un incidente ed Elgaml è morto. La famiglia e i conoscenti hanno dato la colpa dell’incidente ai carabinieri, convinzione da cui sono nate le proteste di questi giorni con cassonetti bruciati, autobus danneggiati, petardi, tentativi di blocco del traffico, e muri e striscioni con la scritta «verità per Ramy».

Un autobus della linea 93 danneggiato (Ansa/Andrea Fasani)

La procura di Milano ha avviato un’indagine sull’accaduto e sono indagati sia l’amico 22enne che guidava la moto che il carabiniere che guidava la macchina che li ha inseguiti. Il 22enne che guidava la moto è stato anche arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e da sabato notte si trova in ospedale, motivo per cui non è ancora stato interrogato. Non è chiaro cosa sia successo esattamente e come sia morto Elgaml: la procura e la polizia stanno aspettando i risultati dell’autopsia e l’analisi dei filmati delle telecamere della zona e dei veicoli coinvolti.

Secondo una prima ricostruzione, Elgaml era senza casco e lui e l’amico sarebbero stati inseguiti perché non si erano fermati a un posto di blocco nella zona di via Farini (a nord), molto lontano da via Ripamonti (a sud), dove Elgaml è poi morto. L’inseguimento sarebbe quindi durato almeno una ventina di minuti attraverso tutta la città.

Nella notte tra martedì e mercoledì, durante le proteste, un 21enne è stato arrestato e portato nel carcere di San Vittore. Per la terza notte di seguito le proteste sono iniziate in Corvetto attorno alle 22:30 e andate avanti ore con decine di persone che hanno insultato le forze dell’ordine che si trovavano nel quartiere dal pomeriggio, lanciato petardi e bottiglie. Nella serata sono stati incendiati cumuli di spazzatura, danneggiata una fermata dell’autobus e un autobus della linea 93. Attorno alle 23:30 la polizia ha lanciato dei lacrimogeni per disperdere la folla.

Corvetto è un quartiere storicamente popolare di Milano, dove i residenti sono da tempo insofferenti per le condizioni di degrado degli edifici e la percezione di insicurezza data dal fatto che ci abitano tante persone in condizioni di povertà e difficoltà. Le proteste di questi giorni hanno portato molti residenti non coinvolti a lamentarsi e attribuire le cause dei disordini e dei danni alla composizione multietnica del quartiere (Elgaml era di origini egiziane e molti dei manifestanti di questi giorni sono giovani italiani figli di immigrati). Per le prossime notti la questura ha potenziato i reparti mobili nel caso debbano intervenire ancora.