Biden ha autorizzato l’Ucraina a usare i missili ATACMS in territorio russo
Gli Stati Uniti li avevano inviati all'inizio dell'anno, ma avevano imposto molte restrizioni al loro utilizzo
Secondo funzionari statunitensi ascoltati da diversi giornali, il presidente statunitense Joe Biden ha autorizzato per la prima volta l’Ucraina a utilizzare i missili di produzione statunitense (ATACMS) all’interno del territorio russo.
Non c’è ancora una conferma ufficiale del governo statunitense, ma considerato il grande numero di fonti che ne hanno parlato con i giornali non ci sono dubbi al riguardo: è uno sviluppo molto importante nella guerra in corso, dato che gli Stati Uniti avevano inviato gli ATACMS all’Ucraina all’inizio di quest’anno, dopo molte resistenze, ma imponendo una serie di restrizioni sul loro utilizzo, tra cui il divieto di lancio in territorio russo. Finora gli Stati Uniti si erano sempre rifiutati di rimuovere questa restrizione, per il timore che il governo di Vladimir Putin potesse considerarli parte attiva della guerra in corso in Ucraina, e decidere di rispondere con la forza.
La decisione di Biden segue un’intensificazione dell’offensiva russa in Ucraina, anche in seguito all’invio di migliaia di soldati nella regione di Kursk da parte della Corea del Nord, con cui Putin ha firmato un importante accordo di difesa reciproca. Domenica inoltre, in uno dei più gravi attacchi dallo scorso agosto, la Russia ha compiuto un massiccio attacco con i missili su Kiev e altre città dell’Ucraina.
Biden è alla fine del suo mandato: le ultime elezioni presidenziali sono state vinte una decina di giorni fa da Donald Trump, il candidato ed ex presidente Repubblicano che ha fatto capire in vari modi di non essere intenzionato a continuare a sostenere la difesa ucraina.
Sulla decisione di Biden si sa ancora poco e non è chiaro al momento in quali modi sarà autorizzato l’utilizzo degli ATACMS in Russia: i funzionari ascoltati dal New York Times e dal Washington Post hanno parlato di attacchi limitati in risposta al dispiegamento dei soldati nordcoreani nella regione di Kursk ma non sono ancora arrivate conferme al riguardo.
La regione di Kursk si trova nel sud ovest della Russia, vicino al confine ucraino: è stata occupata dai soldati ucraini lo scorso agosto, in un’operazione militare molto rapida, approfittando dell’effetto sorpresa e dell’impreparazione russa al confine. Secondo diversi funzionari statunitensi, la Russia starebbe ammassando circa 50mila soldati per riprendersi la regione di Kursk in un grosso attacco a cui dovrebbero partecipare anche i soldati nordcoreani.
Secondo Le Figaro, anche Francia e Regno Unito avrebbero autorizzato l’Ucraina a utilizzare in territorio russo i missili di loro produzione inviati all’esercito ucraino.