In Cina è stata condannata a 5 anni di carcere una delle principali attiviste del movimento #MeToo nel paese

Una foto di Huang Xueqin diffusa dalla campagna che chiede la sua liberazione
Una foto di Huang Xueqin diffusa dalla campagna che chiede la sua liberazione (dal profilo Facebook Freexueqin)

In Cina è stata condannata a cinque anni di carcere la giornalista Sophia Huang Xueqin, una delle più importanti attiviste del movimento #MeToo nel paese. Huang, che ha 37 anni, ha fatto sapere che farà ricorso. Insieme a lei il tribunale di Guangzhou ha condannato a tre anni e sei mesi un altro attivista, Wang Jianbing, di 40 anni. Entrambi si trovano già in prigione dal settembre del 2021, dove sono anche stati sottoposti a periodi di isolamento, con l’accusa di “incitamento alla sovversione”: un capo d’imputazione usato spesso dal governo cinese contro gli oppositori che prevede una pena massima di cinque anni, estendibili però piuttosto facilmente. I quasi tre anni che Huang e Wang hanno già passato in carcere dovrebbero venire scalati dalla pena.

Il processo a Huang e Wang era cominciato a settembre dell’anno scorso ed è avvenuto a porte chiuse, cioè senza pubblico né giornalisti in aula. Nel 2019 Huang era già stata arrestata una prima volta per aver partecipato alle proteste a Hong Kong, rimanendo in carcere tre mesi. Le autorità contestano gli incontri che Huang e Wang – chiamati dai loro sostenitori “xuebing”, in una crasi dei loro nomi – hanno in passato organizzato per discutere e confrontarsi con altri giovani cinesi. «La loro dedizione ai temi del lavoro, dei diritti civili e delle donne non sarà cancellata da questo processo ingiusto», ha detto il comitato che chiede la loro liberazione, Free Huang Xueqin and Wang Jianbing, formato perlopiù da attivisti in esilio all’estero.

«Tutto ciò che faccio non è incitare la sovversione ma sperare che le condizioni sociali possano migliorare», aveva detto Huang in una delle ultime udienze. Dopo l’arresto a entrambi è stato vietato di incontrare i parenti; Amnesty International ha parlato di una «condanna pretestuosa» e ha denunciato il «drammatico» impatto delle dure condizioni di detenzione sulla loro salute. Nel 2021, Huang era stata arrestata all’aeroporto insieme a Wang mentre stava per partire per andare a studiare all’estero: aveva vinto una borsa di studio all’università del Sussex, nel Regno Unito.