In diverse regioni del Cile è stato dichiarato lo stato d’emergenza dopo le forti piogge degli ultimi giorni

La foto mostra due abitanti di Santiago su una strada allagata della capitale cilena
Due abitanti di Santiago su una strada allagata (AP Photo/Matias Basualdo)

Dopo le forti piogge degli ultimi giorni in Cile, giovedì le autorità hanno dichiarato lo stato di emergenza in diverse regioni, tra cui quella della capitale Santiago. Acqua e fango hanno allagato le strade in molte parti del paese: migliaia di case sono state danneggiate e 60mila famiglie sono rimaste senza corrente elettrica. Sono più di 2mila le case con danni giudicati lievi, 388 con danni gravi, e quasi 4mila quelle che devono ancora essere valutate. Nelle regioni centrali e meridionali a causa delle piogge erano già state chiuse le scuole ed erano state evacuate alcune aree.

Il ministero dell’Istruzione ha deciso, per precauzione, di sospendere le lezioni fino alla settimana prossima in tutte le 16 regioni del paese. Il governatore della regione metropolitana di Santiago, raggiunta giovedì dalla pioggia, ha invitato i residenti a restare al chiuso. È stata particolarmente colpita la regione di Bio Bio, a sud di Santiago, dove alcune abitazioni che erano state precedentemente evacuate sono crollate per una frana. Al momento risulta morta una sola persona, nella città meridionale di Linares. Secondo la ministra dell’Interno, Carolina Tohá, «il peggio è alle nostre spalle». La settimana prossima sono però previste nuove forti piogge, in particolare lunedì.