L’esercito israeliano ha recuperato i corpi di altri tre ostaggi nella Striscia di Gaza

Una protesta a Tel Aviv dei parenti degli ostaggi per richiedere al governo israeliano più sforzi per riportarli a casa (AP Photo/Oded Balilty)
Una protesta a Tel Aviv dei parenti degli ostaggi per richiedere al governo israeliano più sforzi per riportarli a casa (AP Photo/Oded Balilty)

Venerdì l’esercito israeliano ha annunciato di aver recuperato i corpi di tre ostaggi durante un’operazione notturna a Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Chanan Yablonka, di 42 anni, Michel Nisenbaum, brasiliano israeliano di 59 anni e Orion Hernandez Radoux, franco messicano di 32 anni, erano stati prelevati dai miliziani di Hamas e poi portati nella Striscia lo scorso 7 ottobre, il giorno dell’attacco di Hamas contro Israele che diede inizio alla guerra attualmente in corso.

Nisenbaum era stato probabilmente rapito mentre andava a recuperare sua nipote vicino a una base militare della città di Sderot, mentre Yablonka e Hernandez Radoux stavano partecipando al Supernova music festival, un rave party nel sud di Israele attaccato dai miliziani di Hamas. Hernandez Radoux era il compagno di Shani Louk, una donna di 23 anni a sua volta presa in ostaggio di cui si era molto parlato nei giorni successivi all’attacco a causa di un video, circolato sui social, che la mostrava su un furgone con dei miliziani, seminuda e sdraiata a faccia in giù. Il corpo di Louk era stato recuperato dall’esercito israeliano una settimana fa, insieme a quello di altri due ostaggi.

Complessivamente, il 7 ottobre Hamas prese in ostaggio circa 250 persone. Da allora poco più di 100 sono state liberate vive, sono stati recuperati 17 cadaveri e si ritiene che molti altri ostaggi siano morti. La liberazione degli ostaggi è una delle richieste principali di Israele nelle negoziazioni con Hamas per un cessate il fuoco, che vanno avanti da mesi senza successo.