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  • Martedì 21 maggio 2024

Il più importante processo contro i presunti golpisti che volevano rovesciare il governo tedesco 

Inizierà oggi in Germania: gli imputati sono esponenti del movimento Reichsbürger, complottista e di estrema destra, tra cui un ex deputata del partito Alternative fur Deutschland

Poliziotti tedeschi a Berlino
(Future-Image via ZUMA Press/ANSA)
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Martedì a Francoforte, in Germania, inizierà il più importante dei processi relativi al tentativo di un gruppo di golpisti del movimento di estrema destra Reichsbürger di organizzare un colpo di stato contro il governo tedesco: secondo l’accusa, gli imputati, che erano stati arrestati nel dicembre del 2022, avevano l’obiettivo di instaurare in Germania una monarchia.

Quello che inizia è uno dei più grandi processi con accuse di terrorismo nella storia della Germania democratica, che anche per questo è stato diviso in processi più piccoli. Il primo era iniziato il mese scorso a Stoccarda e riguardava nove uomini considerati il braccio armato dell’organizzazione. Quello che inizia oggi riguarda invece alcuni presunti leader del movimento Reichsbürger.

Gli imputati sono 10 persone accusate a vario titolo di tentativo di colpo di stato e di appartenenza a un’organizzazione terroristica. Tra loro c’è il principe Heinrich XIII di Reuss, il discendente di un’antica casata nobiliare tedesca che, secondo l’accusa, nei piani dei presunti golpisti sarebbe dovuto diventare il nuovo capo dello stato. Un’altra imputata è l’ex giudice ed ex deputata del partito di estrema destra Alternative fur Deutschland (AfD), Birgit Malsack-Winkemann.

Il movimento Reichsbürger ha tesi composite, ma la teoria del complotto al centro del presunto golpe sostiene che la Germania moderna, quella nata dopo la Seconda guerra mondiale, non sia un vero stato sovrano ma una società commerciale creata da potentati internazionali. Per questo, tutti i cittadini tedeschi sarebbero apolidi e dovrebbero riunirsi sotto un nuovo impero (Reich) che dovrebbe essere riportato ai confini dell’impero tedesco dell’inizio del Novecento.

Secondo gli investigatori, i presunti golpisti avrebbero pianificato di entrare nell’edificio del Bundestag, il parlamento tedesco a Berlino, e di arrestare i deputati in quello che nei piani era descritto come “il giorno X”, che avrebbe dovuto essere preceduto da un “segnale”: secondo l’accusa la morte della regina Elisabetta II del Regno Unito sarebbe stata discussa come tale. Gli investigatori hanno descritto il piano di colpo di stato come uno dei più pericolosi dalla fine della Seconda guerra mondiale.

Sempre secondo le indagini, il principe Heinrich XIII di Reuss avrebbe ospitato una serie di riunioni del gruppo all’interno di una sua abitazione nella Germania orientale, e avrebbe inoltre cercato contatti col governo russo in alcuni incontri al consolato russo di Lipsia, su cui si sa molto poco e che il processo proverà a chiarire. L’ex deputata di AfD Malsack-Winkemann avrebbe invece utilizzato i propri privilegi di accesso agli edifici parlamentari per esplorare l’area in vista di un possibile golpe.

Il processo che inizia oggi è considerato particolarmente importante anche per le informazioni che potrebbe fornire riguardo alle diramazioni dell’estrema destra in Germania e alle sue infiltrazioni in alcune istituzioni dello stato e in strati piuttosto influenti della società. Tra le persone arrestate a dicembre del 2022 c’erano anche alcuni ufficiali dell’esercito e della polizia, oltre a Malsack-Winkemann, che come detto è un’ex parlamentare, e al principe Heinrich XIII di Reuss.

Non è ancora chiaro quanto fosse davvero seria la minaccia per la democrazia tedesca, ma la notizia del tentato colpo di stato ha aperto fin da subito un ampio dibattito in Germania: sia sulla diffusione dell’estrema destra in Germania che sulla disponibilità delle armi da fuoco dei suoi membri. Secondo l’accusa i presunti golpisti avrebbero avuto accesso a un «massiccio arsenale» di armi di vario tipo, oltre a risorse finanziarie pari a circa 500mila euro. L’operazione che aveva portato agli arresti nel 2022 aveva coinvolto oltre 3mila poliziotti, che avevano condotto 150 perquisizioni in 11 stati della Germania, arrestato gli attuali imputati e sequestrato armi, documenti e altro materiale.