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  • Venerdì 5 aprile 2024

In Argentina manca lo spray anti zanzare

Mentre nel paese è in corso un forte aumento dei casi di dengue, malattia trasmessa dalle punture di zanzara, per la quale sono già morte 149 persone dall'inizio dell'anno

Un negozio con il cartello "Non c'è repellente" a Buenos Aires
Un negozio con il cartello "Non c'è repellente" a Buenos Aires, aprile 2024 (AP Photo/Natacha Pisarenko)
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In Argentina c’è da settimane una grave scarsità di repellenti contro gli insetti, proprio mentre il paese – come altri nella regione – sta affrontando un forte aumento di casi di dengue, una malattia trasmessa da alcune specie di zanzare. Nelle ultime settimane molti supermercati, soprattutto nella capitale Buenos Aires e nella città di Córdoba, hanno esposto cartelli per segnalare che non sono più disponibili confezioni di spray anti zanzare e anche su internet se ne trovano pochi, e a prezzi fino a cinque o sei volte più alti del normale.

Dall’inizio del 2024 in Argentina ci sono stati 163.419 casi di dengue e sono morte 149 persone di tutte le fasce d’età, anche se il tasso di mortalità è più alto tra gli ultraottantenni. La malattia si diffonde soprattutto nelle aree geografiche con climi tropicali e subtropicali e i suoi sintomi includono febbre alta, forti mal di testa, ghiandole gonfie ed eruzioni cutanee. Può essere mortale, ma nella maggior parte dei casi chi contrae l’infezione non si accorge di averla. Quest’anno i casi sono stati molti di più che in passato (sei volte rispetto allo stesso periodo del 2022/2023 e dieci volte rispetto al 2019/2020), soprattutto in Sudamerica, al punto che l’Organizzazione Panamericana della Sanità (PAHO) ha detto che l’epidemia in corso potrebbe essere la peggiore mai registrata.

Come conseguenza la domanda per i repellenti contro le zanzare, che diffondono la malattia, è aumentata del 300 per cento. Se fino a qualche settimana fa le confezioni di repellenti si trovavano nei negozi a 5mila pesos, circa 5,30 euro, ora sugli shop online come Mercado Libre vengono venduti anche a 34mila pesos, poco più di 36 euro. In mancanza dei repellenti spray, qualcuno ha iniziato anche a spruzzarsi dell’insetticida sui vestiti (una pratica pericolosa, perché l’insetticida è fatto per essere usato sulle superfici esterne, non a contatto con le persone); mentre altri attraversano addirittura il confine con l’Uruguay per comprarli.

A complicare ulteriormente le cose, tra gennaio e febbraio in alcune zone dell’Argentina le intense piogge hanno provocato una fortissima proliferazione di zanzare, cosa che ha fatto ridurre ulteriormente le scorte di repellenti.

Il ministro della Sanità argentino Mario Russo ha detto negli scorsi giorni che il problema si risolverà nel giro di due settimane, ma il problema sembra più profondo e strutturale.

In Argentina l’80 per cento del mercato dei repellenti per zanzare è controllato da una sola azienda, la multinazionale statunitense SC Johnson (le marche principali sono Off!, Fuyi e Raid). Davanti all’abnorme aumento della domanda, provocato dalla proliferazione di zanzare e dai casi di dengue, SC Johnson non è riuscita a rispondere adeguatamente, anche perché la produzione di nuovo repellente può richiedere mesi: in una dichiarazione al giornale argentino Clarín, l’azienda ha fatto sapere che la crisi «ha colpito l’intera filiera». Ad aggravare la situazione c’è stato anche il ritiro dal mercato del marchio Livopen, della multinazionale Unilever.

Per far fronte alla situazione, che potrebbe peggiorare mentre prosegue la stagione delle piogge, il governo ha deciso di sospendere a partire dall’8 aprile per 30 giorni i controlli di ANMAT (Administración Nacional de Medicamentos, Alimentos y Tecnología Médica, l’organo statale che garantisce la sicurezza e la qualità dei farmaci), su repellenti per insetti, ma anche creme, spray e gel. Questo potrebbe facilitare l’importazione dall’estero dei repellenti antizanzare, contemplando però alcuni rischi per i mancati controlli di sicurezza.

Per evitare di essere punti dalle zanzare (e quindi rischiare di essere contagiati) il ministro della Salute ha poi consigliato di indossare maglie con le maniche lunghe, fare attenzione quando si portano i pantaloni corti e di indossare abiti chiari.

Oltre al controllo della popolazione di zanzare e all’impiego di rimedi per ridurre il rischio di essere punti, da qualche anno sono stati commercializzati alcuni vaccini contro la dengue. Questi vaccini sono disponibili anche in Italia, e si sono dimostrati piuttosto efficaci. Attualmente però il governo argentino guidato dal presidente di estrema destra Javier Milei non ha in programma di far partire una campagna vaccinale, e anzi ha messo in dubbio i suoi effetti.