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  • Martedì 26 marzo 2024

Ci sono ancora sei dispersi per il crollo del ponte a Baltimora

Una nave cargo ci è finita contro per motivi ancora da accertare, poco dopo aver dato un allarme: le operazioni di soccorso vanno avanti ormai da ore

La nave che ha sbattuto contro il ponte
(REUTERS/ Julia)
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Nella notte tra lunedì e martedì a Baltimora, la città più grande dello stato del Maryland, negli Stati Uniti, un ponte è crollato dopo essere stato colpito da una nave portacontainer. L’incidente è avvenuto all’1:27 locale (le 6:27 italiane).

Il ponte è il Francis Scott Key Bridge, è intitolato all’autore dell’inno degli Stati Uniti e si trova sulla foce del fiume Patapsco, che si riversa nella baia di Chesapeake. Due persone sono state soccorse: una è in ospedale in condizioni gravi, mentre l’altra non è stata ricoverata. Al momento se ne cercano altre sei, ha detto in una conferenza stampa Paul Wiedefeld, segretario ai Trasporti del Maryland.

Il crollo ha bloccato l’accesso delle navi al porto di Baltimora, che è piuttosto importante per le esportazioni e le importazioni nella costa orientale degli Stati Uniti. In una successiva conferenza stampa il presidente statunitense Joe Biden ha detto che la riapertura del porto e la ricostruzione del ponte sono una priorità per la sua amministrazione. Per accelerarne i tempi, Biden ha detto che il governo si farà carico dei costi per i lavori.

La nave andata a sbattere contro il ponte

(AP Photo/ Steve Helber)

Prima di scontrarsi con il ponte l’equipaggio aveva inviato un avviso di emergenza dicendo di aver perso il controllo della nave: questo aveva permesso alle autorità di sgomberare quasi del tutto il ponte e deviare il traffico su altre strade. Al momento dell’impatto quindi le auto sul ponte erano poche, ma c’era comunque una squadra di operai che stava riparando delle buche: le persone disperse sono tutte parte di quella squadra, che era composta da otto persone.

Martedì mattina il capo dei vigili del fuoco di Baltimora, James Wallace, aveva detto che i vigili del fuoco stavano cercando i mezzi caduti in acqua con squadre di sommozzatori e con l’aiuto di sonar e droni: finora hanno identificato un’autobetoniera, tre automobili e un veicolo non meglio specificato. Non è chiaro se a bordo si trovassero o meno delle persone. L’acqua nel punto in cui è avvenuto il crollo è profonda circa 15 metri, e la sua temperatura è di circa 9 °C.

(REUTERS/Julia Nikhinson)

Il ponte è stato colpito da una nave lunga circa 300 metri battente bandiera di Singapore chiamata “Dali” che era partita poco prima dal porto di Baltimora ed era diretta a Colombo, in Sri Lanka. Come accade abitualmente quando una nave si muove in porti o canali, era manovrata da due piloti locali, che si trovavano a bordo. In diversi video pubblicati sui social network si vedono le luci della nave spegnersi ripetutamente, poco prima che vada a sbattere contro un pilone del ponte: subito dopo tre campate del ponte crollano nel fiume. Il ponte faceva parte della strada Interstate 695 ed era lungo circa 2,5 chilometri.

Già martedì mattina il governatore del Maryland, Wes Moore, aveva dichiarato lo stato d’emergenza, mentre il segretario ai Trasporti dello stato, Paul Wiedefeld, aveva fatto sapere che alla fine delle operazioni di soccorso verrà aperta un’indagine sull’incidente, che ha definito «catastrofico». Durante una conferenza stampa il governatore ha detto che non è ancora stato calcolato quanto tempo ci vorrà per rimuovere le macerie del ponte dall’acqua e ricostruirlo, dato che gli sforzi dell’amministrazione si stanno concentrando sulla ricerca delle sei persone ancora disperse.

Un funzionario della polizia di Baltimora, ha detto che «non c’è assolutamente alcun elemento» che faccia pensare che la nave sia andata a sbattere in maniera deliberata contro il ponte. Al momento sembra che i motori della nave abbiano perso potenza, probabilmente per un’avaria, facendo perdere il controllo all’equipaggio. La nave ha poi colpito un pilone del ponte a «velocità considerevole», secondo quanto detto dal governatore, nonostante l’equipaggio abbia calato l’ancora per provare a rallentarla.

La società che gestisce la nave, il Synergy Marine Group, ha fatto sapere che tutti i membri dell’equipaggio e i due piloti sono stati rintracciati e che non ci sono segnalazioni di feriti tra le persone che erano a bordo.

(REUTERS/Julia Nikhinson)

Il ponte Francis Scott Key fu costruito negli anni Settanta per alleggerire parte del traffico del Baltimore Harbor Tunnel, che collega la Interstate 895 al porto sempre sulla foce del Patapsco, circa 5 chilometri più a nord. Negli anni è stato ristrutturato in diversi punti: nel 1986 per esempio subì interventi per sistemare alcuni danni e per migliorare la sicurezza degli automobilisti.

La distruzione del ponte avrà comunque un grosso impatto sul traffico automobilistico nell’area di Baltimora: Moore ha detto che il ponte veniva attraversato ogni giorno da 35mila auto. Secondo un rapporto del governo dello stato, nel 2023 il ponte fu attraversato da più di 12,4 milioni di persone e veicoli commerciali. Al momento i mezzi che avrebbero dovuto percorrerlo vengono deviate verso uno dei due tunnel che attraversano il Patapsco più a monte, il Baltimore Harbor Tunnel appunto e il Fort McHenry Tunnel.

Una porzione del ponte rimasta intatta

(AP Photo/ Steve Ruark)

Anche il trasporto delle merci sul fiume subirà forti disagi, dato che il ponte ostruisce buona parte del Patapsco.

I dati dell’Ufficio di statistica del dipartimento dei Trasporti statunitense dicono che il porto di Baltimora è il ventesimo del paese in termini di quantità di merce trattata ogni anno. A fine febbraio, in un comunicato in cui presentava un nuovo record di merci gestite dalla struttura, il governatore del Maryland Moore aveva detto che era il primo degli Stati Uniti per volume di auto, camion leggeri, zucchero e gesso importati, oltre che per altri mezzi, tra cui macchinari agricoli e per l’edilizia.

Al momento il traffico navale in entrata e in uscita dal porto di Baltimora è stato sospeso. Maersk, una delle più grandi società di spedizioni marittime al mondo (che peraltro era anche quella che aveva noleggiato la Dali), ha detto di aver reindirizzato tutte le sue navi che dovevano passare dalla città verso altri porti. La Federal Aviation Administration, l’agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa della sicurezza e dei controlli relativi all’aviazione, ha imposto un divieto di volo sulla zona per facilitare i soccorsi.