Il sindaco di Napoli contro i sampietrini

Richiedono una manutenzione costante e «saltano subito», per questo nelle zone più trafficate Gaetano Manfredi vorrebbe sostituire la tipica pavimentazione della città con l'asfalto

Foto di un posatore di sampietrini, a Napoli
Un posatore di sampietrini, a Napoli (ANSA/FUSCO)
Caricamento player

Durante un’intervista a Radio Kiss Kiss il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha parlato di una sua «battaglia» sulla pavimentazione stradale della città, un ambito in cui intervenire è particolarmente costoso per le amministrazioni locali e allo stesso tempo che attira spesso l’attenzione della cittadinanza. In particolare ha parlato della sua intenzione di togliere dalle strade principali i sampietrini (o sanpietrini), un tipo di pavimentazione stradale fatta con piccoli mattoncini a forma di cubo, di selce o porfido: sono molto diffusi nel Centro e Sud Italia, soprattutto a Roma (infatti prendono il nome da piazza San Pietro). Napoli è piena di sampietrini: sono tipici del suo centro storico, come in piazza del Plebiscito, ma si trovano anche in strade molto trafficate, come la riviera di Chiaia e via Posillipo.

Vengono solitamente preservati per ragioni storiche, ma hanno lo svantaggio che esigono una manutenzione costante e gravosa perché «i sampietrini saltano subito», come dice Manfredi, creando gravi problemi di dissesti delle strade. A Napoli peraltro, come in molte altre città delle regioni centrali e meridionali, le strade sono piene di buche e discontinuità, e costituiscono spesso un pericolo per la sicurezza stradale e per i pedoni.

«Secondo me i sampietrini andrebbero conservati solo nel centro storico più stretto», ha detto Manfredi, che infatti ha raccontato di lunghe negoziazioni con la Soprintendenza locale (che si occupa appunto di tutela dei beni culturali e del paesaggio del comune di Napoli) per sostituirli con l’asfalto almeno nelle strade più trafficate. «In via Posillipo abbiamo chiuso già dei progetti e ottenuto la sostituzione dei cubetti di porfido con l’asfalto», ha detto il sindaco.

È un processo che comunque richiede tempo, ha detto Manfredi, soprattutto perché la «Soprintendenza tende a conservare i sampietrini», anche a nome dei moltissimi abitanti che vorrebbero mantenere questo manto stradale storico e caratteristico della città e che talvolta addirittura protestano contro l’asfalto. Non è una novità, la stessa cosa successe nel 2015 quando venne asfaltata via dei Fori Imperiali nel centro di Roma. La copertura dei sampietrini in quella strada causò accese polemiche, si parlò persino di «scempio» e dovette intervenire il comune specificando che il nuovo manto stradale sarebbe stato provvisorio.