Neil Young tornerà su Spotify dopo aver rimosso la sua musica due anni fa per protesta contro il podcast di Joe Rogan

Neil Young che suona la chitarra di profilo su uno sfondo nero con una luce verde sulla destra
Neil Young nel 2016 (Kevin Winter/Getty Images)

Martedì il cantante canadese Neil Young ha detto in un messaggio pubblicato sul suo sito che la sua musica sarà rimessa sulla piattaforma di streaming musicale Spotify, dopo che due anni fa aveva chiesto che venisse rimossa e accusato Spotify di diffondere tramite i suoi podcast informazioni false sui vaccini contro il coronavirus. La protesta di Young riguardava in particolare i contenuti diffusi nel podcast The Joe Rogan Experience, condotto dallo statunitense Joe Rogan, che è uno tra gli autori di podcast più popolari al mondo ed è stato per anni un podcast che si poteva ascoltare solo su Spotify. In diverse puntate Rogan aveva espresso posizioni scettiche sui vaccini, promuovendo teorie del complotto e cure alternative screditate.

Young ha comunicato la sua decisione attraverso un messaggio pubblicato sul suo sito, in cui ha spiegato che anche le altre piattaforme di streaming di Apple Music e Amazon Music hanno «iniziato a diffondere la stessa disinformazione». Nonostante Young non abbia specificato, come invece aveva fatto al tempo, a chi si riferisca, molti hanno collegato questo annuncio al fatto che all’inizio di febbraio il contratto di esclusiva fra Rogan e Spotify si sia concluso, portando all’arrivo di The Joe Rogan Experience anche sulle altre piattaforme.

Nel suo messaggio Young è tornato anche a parlare di un tema che negli anni l’aveva già portato ad avere contrasti con queste piattaforme, ossia la qualità del suono. In diverse occasioni aveva descritto quella di Spotify in termini molto negativi e aveva detto che sostenere Spotify equivaleva a «distruggere una forma d’arte».

«Non posso abbandonare Apple e Amazon, come ho fatto con Spotify, perché la mia musica avrebbe ben pochi sbocchi in streaming per gli amanti della musica, quindi sono tornato a Spotify, nella sincera speranza che la qualità del suono di Spotify migliori e che la gente sia in grado di ascoltare e sentire tutta la musica così come l’abbiamo fatta», ha spiegato Young.

– Leggi anche: I problemi dietro alla disputa tra Neil Young e Spotify