Le condanne per l’omicidio del senzatetto Frederick Akwasi Adofo

A giugno dell'anno scorso venne picchiato a morte davanti a un supermercato di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, da due ragazzi minorenni: entrambi sono stati condannati a 16 anni

Una marcia silenziosa organizzata in memoria di Adofo a Pomigliano d'Arco a giugno del 2023 (ANSA/CESARE ABBATE)
Una marcia silenziosa organizzata in memoria di Adofo a Pomigliano d'Arco a giugno del 2023 (ANSA/CESARE ABBATE)
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Il tribunale per i minori di Napoli ha condannato a 16 anni di carcere i due ragazzi minorenni accusati di aver picchiato fino a ucciderlo un senzatetto a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, a giugno del 2023. I due ragazzi, che oggi hanno 16 e 17 anni (all’epoca erano entrambi 16enni), sono entrambi già detenuti in un carcere minorile. Il reato per cui sono stati condannati è omicidio volontario, aggravato da “futili motivi”, un’espressione che nel contesto giuridico indica quando c’è un’estrema sproporzione tra la gravità del reato commesso e la lievità del motivo della violenza. L’aggravante dei futili motivi comporta un aumento della pena fino a un terzo.

Dell’omicidio si parlò molto e colpì molte persone, soprattutto nella zona in cui avvenne, proprio perché apparì del tutto immotivato e per certi versi inspiegabile. L’uomo ucciso si chiamava Frederick Akwasi Adofo, aveva 43 anni ed era stato picchiato vicino al supermercato dove passava gran parte delle sue giornate e dove dormiva su un materasso per terra.

Il pestaggio era stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza: si vedevano due ragazzi che gli si avvicinavano mentre era in piedi e cominciavano a colpirlo con pugni e schiaffi, facendolo cadere. Si vedeva poi Adofo che cadeva a terra e i due che continuavano a colpirlo con calci e pugni, soprattutto alla testa. Dopo che i due si erano allontanati si vedeva Adofo che provava a rialzarsi e camminare, per poi ricadere a terra dopo pochi metri.

L’indomani mattina Adofo era stato ritrovato in condizioni molto gravi, con un trauma cranico e un’emorragia cerebrale, era stato portato in ospedale ma era morto poco dopo.

Frederick Akwasi Adofo era conosciuto nella zona, e da tempo viveva nel parcheggio del supermercato dove era stato picchiato: era arrivato in Italia dal Ghana nel 2012, dopo essere stato rinchiuso in un centro di detenzione per migranti in Libia. A Pomigliano d’Arco aveva preso la licenza media alla scuola “Catullo”, nei primi anni aveva lavorato ai mercati generali e da qualche anno viveva di elemosina e degli aiuti della Caritas. I residenti della zona hanno raccontato ai giornali che era già stato picchiato in passato, sempre da alcuni minorenni. Il comune di Pomigliano aveva sostenuto le spese per il suo funerale.

Il funerale di Adofo a Pomigliano d’Arco (ANSA/CIRO FUSCO)