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  • Lunedì 4 marzo 2024

La prima e probabilmente unica vittoria di Nikki Haley alle primarie dei Repubblicani

A Washington DC, determinata dal fatto che nella capitale statunitense i membri del partito sono molto diversi da quelli degli altri stati

Nikki Haley con delle bandiere statunitensi dietro di lei mentre parla ad un comizio
Nikki Haley (AP Photo/Reba Saldanha)
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Domenica Nikki Haley ha vinto con il 63 per cento dei voti le primarie del Partito Repubblicano nella capitale degli Stati Uniti, Washington DC. È la prima vittoria di Haley contro l’ex presidente Donald Trump dall’inizio della campagna elettorale, ma non è molto rilevante: Haley ha già perso nei cinque stati in cui le primarie si sono tenute e Trump è considerato il candidato favorito nei 15 stati in cui si voterà martedì 5 marzo durante il cosiddetto “Super Tuesday”. La sua vittoria a Washington dipende molto dalla composizione degli elettori del Partito Repubblicano nel distretto federale (DC sta per District of Columbia, il cui territorio coincide con la capitale), uno dei luoghi con il più alto sostegno al Partito Democratico del paese.

Washington DC ha una popolazione di circa 678mila abitanti dove i Repubblicani rappresentano meno del 5 per cento degli elettori registrati, circa 23mila persone: alle elezioni del 2020 Joe Biden aveva vinto con il 92 per cento dei voti. Inoltre, i Repubblicani di Washington sono generalmente più moderati e più informati rispetto all’elettorato Repubblicano degli altri stati. Molti di loro lavorano in politica o con il mondo della politica e hanno avuto a che fare con Trump durante il suo mandato da presidente.

Nei giorni che avevano preceduto il voto, Trump aveva detto che se avesse perso alle primarie di Washington DC avrebbe vietato l’ingresso alla Casa Bianca, in caso di sua vittoria alle presidenziali, a tutti i lobbisti che non avevano votato per lui. Ha poi commentato la vittoria di Haley dicendo che era stata incoronata regina «dai lobbisti e dagli addetti ai lavori di Washington che vogliono proteggere il fallimentare status quo».

Nonostante dimostri come nella capitale degli Stati Uniti Donald Trump non sia il candidato favorito dalle persone con cui poi dovrà lavorare in caso di vittoria delle elezioni presidenziali, l’esito del voto di Washington DC è abbastanza irrilevante: Haley non ha alcuna possibilità di vincere le primarie del Partito Repubblicano. Lunedì 4 marzo si tengono le primarie in South Dakota e martedì in 15 stati, tutti luoghi in cui Trump dovrebbe vincere ampiamente.

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