Una sola azienda ha portato ai massimi le borse di tre continenti

È Nvidia, le cui azioni giovedì hanno guadagnato tantissimo grazie ai suoi successi nell'intelligenza artificiale e hanno spinto al rialzo gli indici finanziari in Stati Uniti, Europa e Giappone

Le negoziazioni a Wall Street, la borsa di New York (Spencer Platt/Getty Images)
Le negoziazioni a Wall Street, la borsa di New York (Spencer Platt/Getty Images)

Giovedì le azioni dell’azienda tecnologica Nvidia, specializzata nella progettazione di chip per l’intelligenza artificiale, hanno guadagnato il 16,4 per cento in un solo giorno, uno dei più rapidi aumenti da tempo. Gli investitori ne hanno comprate in grande quantità, facendone salire il prezzo dopo che l’azienda aveva comunicato che i suoi ricavi erano più che triplicati nell’ultimo trimestre del 2023 rispetto a un anno prima: l’azienda va molto bene da tempo, ed è tra le più promettenti non solo nel settore dei chip, ma soprattutto nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

I rialzi delle sole azioni di questa azienda sono di per sé un evento piuttosto eccezionale, che però è reso ancora più straordinario dal fatto che i grossi guadagni di Nvidia – quotata peraltro alla sola borsa di Wall Street, negli Stati Uniti – hanno spinto ai massimi le borse negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa. Questo dipende soprattutto dal fatto che Nvidia è una delle aziende più importanti nel campo dell’intelligenza artificiale, e i suoi successi hanno convinto gli investitori a comprare le azioni di altre aziende del settore – oltre che quelle di Nvidia stessa – portando un po’ tutto al rialzo.

Gli indici di borsa di Europa, Stati Uniti e Giappone hanno raggiunto in alcuni casi i massimi storici proprio tra mercoledì e giovedì. Il Nikkei, l’indice principale del Giappone, ha superato il record storico di 34 anni fa; l’S&P 500, uno degli indicatori di riferimento del mercato statunitense, ha chiuso in rialzo del 2,1 per cento, segnando il suo più grande guadagno giornaliero da gennaio 2023 e superando il record della scorsa settimana; il Nasdaq Composite, altro indicatore statunitense che racchiude l’andamento delle azioni delle aziende ad alto contenuto tecnologico, ha guadagnato quasi il 3 per cento, chiudendo la sua giornata migliore in oltre un anno e raggiungendo il proprio record; lo Stoxx Europe 600, che misura l’andamento delle 600 aziende quotate a più alta capitalizzazione in Europa, ha raggiunto i 496 punti, la soglia più alta da quando esiste l’indice (gli indici azionari si misurano in punti, e non in euro, o in dollari, o in yen, per rendere più agevoli i confronti nel tempo).

E questo è avvenuto per due motivi, uno più legato alle dinamiche che muovono gli investitori sui mercati finanziari e l’altro invece più matematico.

Sul primo. Il fatto che vada così bene un’azienda di un settore così all’avanguardia come Nvidia, che progetta chip ma che sta anche investendo parecchio nell’intelligenza artificiale, ha creato molto ottimismo tra chi investe. Questo entusiasmo non si è riversato solo sulle azioni di questa azienda, ma ha portato gli investitori ad acquistare anche titoli di altre aziende del settore tecnologico o lateralmente collegate.

La speranza degli investitori è che i successi di Nvidia possano in qualche modo espandersi a tutto il settore e a livello internazionale, grazie alla trasmissione di tecnologia e tramite l’indotto (semplificando, i fornitori). E questo spiega l’ottimo andamento dei mercati finanziari di mezzo mondo.

Il motivo più matematico riguarda invece il fatto che ormai Nvidia vale moltissimo come azienda: in un solo giorno ha aumentato la sua capitalizzazione (ossia il valore di tutte le sue azioni messe insieme) di 277 miliardi di dollari, portandola a 1.940 miliardi di dollari. Il che significa che Nvidia ha superato Amazon e Alphabet, la società di Google, ed è diventata la terza società quotata negli Stati Uniti con più valore dopo Microsoft e Apple.

L’enormità di questi numeri fa capire come le sue azioni possano influenzare tantissimo gli indici azionari che le contengono, come lo S&P 500 e il Nasdaq: l’andamento degli indici è infatti il risultato di una sorta di media tra i valori delle azioni a cui si riferiscono, e nel calcolo pesano di più le aziende grandi. Un movimento dei titoli di un’azienda così grossa ha la capacità di spostare tutto l’indice.

Il fatto che una sola azienda riesca a smuovere così tanto i mercati finanziari ha anche aspetti preoccupanti. Perché la grande esuberanza di giovedì degli investitori e i risultati eccezionali delle borse si scontrano con il fatto che le prospettive per l’economia mondiale non sono così buone, tra guerre, crisi dei commerci nel mar Rosso e tassi di interesse ancora elevati, e perché in caso di crisi Nvidia può trascinare verso il basso altrettanto facilmente tutto il sistema.

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