Il dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha confermato di stare indagando su possibili abusi dell’esercito israeliano

(AP Photo/Hatem Moussa, File)
(AP Photo/Hatem Moussa, File)

Tra martedì e mercoledì diversi giornali e agenzie di stampa, tra cui Reuters e l’Huffington Post, hanno scritto che il dipartimento di Stato degli Stati Uniti sta indagando su possibili abusi commessi dall’esercito israeliano. L’informazione è stata confermata in una conferenza stampa da Matthew Miller, un portavoce del dipartimento di Stato.

Mercoledì il Wall Street Journal ha diffuso informazioni più precise, ottenute da alcuni funzionari statunitensi rimasti anonimi. Secondo il quotidiano, le indagini dovrebbero chiarire se le armi e le munizioni inviate dagli Stati Uniti a Israele siano state usate per uccidere civili. Tra i vari episodi oggetto d’indagine c’è anche l’attacco compiuto a fine ottobre da Israele sul campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, nel quale furono uccisi almeno 125 palestinesi.

Le persone incaricate delle indagini sospettano che Israele abbia usato delle bombe particolarmente potenti, note come “2.000-pound bombs” perché pesano duemila libbre, pari a circa 900 chilogrammi: fanno parte dell’arsenale militare di molti paesi occidentali, ma a causa del loro effetto particolarmente devastante vengono usate raramente in aree densamente popolate dai civili, come la Striscia di Gaza. Le bombe potrebbero essere state inviate a Israele dagli Stati Uniti. A dicembre un’inchiesta del New York Times aveva dimostrato che Israele ha usato bombe di questo tipo in diverse zone densamente popolate della Striscia di Gaza.

Secondo il Wall Street Journal, se l’indagine dovesse confermare che Israele ha usato in modo improprio le armi fornite dagli Stati Uniti, il governo potrebbe decidere di ridurre o bloccare gli aiuti militari, oppure richiedere maggiori garanzie sul loro uso. L’indagine fa parte di un meccanismo avviato lo scorso agosto con cui il governo intende monitorare eventuali abusi commessi da paesi che ricevono aiuti militari dagli Stati Uniti. È improbabile però che l’indagine possa avere conseguenze rilevanti sulle scelte dell’amministrazione del presidente Joe Biden, almeno sul breve termine. Per ora Israele non ha commentato l’indagine con il Wall Street Journal.

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