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  • Martedì 13 febbraio 2024

Anche in India ci sono grosse proteste degli agricoltori

Riguardano i prezzi minimi che il governo fissa per i prodotti agricoli, e stanno causando molti disordini a New Delhi e in altre città

Scontri tra polizia e agricoltori in marcia verso New Delhi (AP Photo/Rajesh Sachar)
Scontri tra polizia e agricoltori in marcia verso New Delhi (AP Photo/Rajesh Sachar)
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Da martedì in India migliaia di agricoltori stanno protestando contro il governo di Narendra Modi, del partito conservatore e nazionalista BJP (Bharatiya Janata Party), causando violenti disordini in diverse città. Le proteste si stanno concentrando soprattutto nella zona attorno a New Delhi, la capitale del paese, dove ci sono stati scontri tra polizia e agricoltori, a cui sono seguite decine di arresti.

Per impedire l’ingresso degli agricoltori, diversi punti d’accesso alla città sono stati chiusi con filo spinato, spuntoni e blocchi di cemento.

Le proteste riguardano i cosiddetti prezzi minimi di sostegno (MSP), ossia le tariffe prestabilite alle quali il governo federale acquista i prodotti dagli agricoltori, e che servono a proteggere l’attività di questi ultimi dalle fluttuazioni del mercato.

Il governo indiano fissa l’entità dell’MSP due volte l’anno per alcune materie prime, soprattutto riso e cereali, basandosi sulle raccomandazioni di un’apposita commissione per i costi e i prezzi agricoli; gli agricoltori chiedono invece che i MSP siano applicati a tutti i tipi di colture.

Altre richieste riguardano l’abbassamento dei pezzi della canna da zucchero, l’aumento delle pensioni degli agricoltori a 10mila rupie mensili (più o meno 110 euro) e la concessione di alcuni terreni per organizzare un memoriale dedicato ai “martiri” della precedente grande protesta degli agricoltori del 2020, durante la quale morirono decine di persone.

– Leggi anche: La grande protesta dei contadini in India

Gli agricoltori indiani formano un blocco elettorale molto influente, e secondo molti analisti Modi cercherà di assecondare il più possibile le loro richieste per non perdere un appoggio importante in vista delle elezioni presidenziali che si terranno tra aprile e maggio.