Il governo britannico ha sanzionato quattro coloni israeliani in Cisgiordania

una persona con una grande bandiera di israele
Un colono israeliano, vicino a un insediamento illegale in Cisgiordania (Uriel Sinai/Getty Images)

Il governo britannico ha annunciato di aver sottoposto a sanzioni quattro cittadini israeliani che vivono nelle colonie in Cisgiordania, un territorio che Israele occupa dal 1967 ma che la stragrande maggioranza della comunità internazionale ritiene appartenga ai palestinesi, che in parte lo governano. Il ministero degli Esteri britannico ha definito «estremisti» i coloni sanzionati, e in un comunicato li ha accusati di aver commesso violenze contro gli abitanti palestinesi della Cisgiordania o di aver tentato di distruggere le loro proprietà, con l’obiettivo di spingerli a trasferirsi altrove. Le persone sottoposte alle sanzioni non potranno ricevere un visto per entrare nel Regno Unito e i loro beni nel paese saranno congelati, ossia resi temporaneamente inutilizzabili.

Il 1° febbraio il governo statunitense aveva annunciato sanzioni simili contro quattro coloni, di cui almeno uno è tra quelli sanzionati anche dal Regno Unito.

I coloni sono gli abitanti delle “colonie”, cioè insediamenti in territorio palestinese di cittadini israeliani considerati illegali da gran parte della comunità internazionale. La loro presenza causa frequenti scontri, anche molto violenti, con gli abitanti palestinesi della Cisgiordania. Dopo l’inizio della guerra tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza sono diventati più gravi e frequenti.

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