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  • Giovedì 8 febbraio 2024

Zelensky ha licenziato Valery Zaluzhny

Dopo settimane di tensioni ha rimosso il capo dell'esercito ucraino, sostituendolo con il generale Oleksandr Syrskyi

Valerii Zaluzhnyi (Ufficio del Presidente dell’Ucraina via AP)
Valerii Zaluzhnyi (Ufficio del Presidente dell’Ucraina via AP)
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Giovedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rimosso dal suo incarico il generale Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine: da mesi si parlava di tensioni tra i due, con il loro scontro che era diventato pubblico a inizio febbraio. Al suo posto Zelensky ha nominato il colonnello Oleksandr Syrskyi, che finora aveva guidato le forze di terra e a settembre del 2022 la controffensiva nella zona di Kharkiv, nell’est dell’Ucraina.

La possibilità che Zaluzhny venisse rimosso dall’incarico era stata menzionata in più occasioni nei giorni precedenti, trovando conferma nell’annuncio di Zelensky di giovedì. Zelensky ha detto su X (Twitter) di aver incontrato Zaluzhny e di aver discusso con lui il «rinnovo della leadership delle forze armate ucraine». Poco dopo, con un annuncio più esplicito sul proprio canale Telegram, ha detto di averlo sostituito con Syrskyi e che Zaluzhny rimarrà «parte della squadra dello Stato ucraino», non è chiaro in che forma.

Zelensky ha detto di aver avuto una «discussione franca» con Zaluzhny e che l’esercito ucraino necessita di «cambiamenti urgenti», secondo lui una condizione necessaria perché nel 2024 l’Ucraina possa ottenere dei successi militari. Sul campo la situazione è in sostanziale stallo ormai da tempo, senza significativi avanzamenti né per l’esercito ucraino né per quello russo. Nel frattempo la Russia ha intensificato i propri attacchi contro l’Ucraina, con lunghi ed estesi bombardamenti che hanno colpito anche la capitale Kiev.

Zelenksy ha detto di aver fatto «decine di colloqui con comandanti di vario livello». Ha citato i generali Andriy Hnatov, Mykhailo Drapaty, Ihor Skybyuk e i colonnelli Pavlo Palisa e Vadym Sukharevskyi e che sono stati presi in considerazione per nuove posizioni all’interno dell’esercito ucraino. Non è ancora chiaro, comunque, quali saranno esattamente i cambi nella leadership militare ucraina, e presumibilmente si avranno nuove informazioni nei prossimi giorni.

Il rapporto tra Zelensky e Zaluzhny si era deteriorato nel tempo, e i loro scontri erano stati interpretati come il sintomo di un più ampio logoramento della classe dirigente ucraina, a due anni dall’inizio dell’invasione russa e senza prospettive certe sugli sviluppi della guerra. Zaluzhny, unica figura nel paese a poter competere con la popolarità di Zelensky, era stato nominato capo dell’esercito nel 2021 e si era guadagnato enorme rispetto fra gli ucraini, di cui in larga parte gode ancora oggi. A novembre, in un’intervista all’Economist, Zaluzhny disse che la guerra coi russi era arrivata a «un punto di stallo», contraddicendo il pubblico ottimismo di Zelensky, il cui staff criticò pubblicamente la scelta delle parole di Zaluzhny.