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  • Venerdì 2 febbraio 2024

Tutto quello che c’è da sapere su Juergen Teller in una mostra

In Triennale a Milano fino al primo aprile: è l'occasione per conoscere uno dei fotografi di moda più influenti degli ultimi anni

Una parte dell'allestimento della mostra di Juergen Teller a Milano
(© Juergen Teller, All rights Reserved)
Una parte dell'allestimento della mostra di Juergen Teller a Milano (© Juergen Teller, All rights Reserved)
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Da qualche giorno alla Triennale di Milano è stata inaugurata una mostra che raccoglie più di mille fotografie del celebre fotografo di moda tedesco Juergen Teller: si intitola I need to live, e potrà essere visitata fino al primo di aprile. Attraversa tutta la sua produzione, dalla fine degli anni Ottanta a oggi, ed è stata descritta come l’esposizione più completa mai realizzata del suo lavoro. Prima di arrivare a Milano, era stata presentata al Grand Palais Éphémère di Parigi lo scorso 16 dicembre, ricevendo sin da subito una grande attenzione da parte degli addetti ai lavori.

I need to live è interessante anche perché racconta parte della vita privata di Teller e, tra le altre cose, ospita il progetto fotografico Iggy Teller does Teller dove alcune delle sue fotografie più famose sono riproposte con sua figlia piccola come protagonista.

Teller ha sessant’anni, ed è considerato uno dei fotografi di moda più influenti della sua generazione, capace di raggiungere il successo sia nella fotografia artistica che in quella commerciale. I suoi scatti sono stati pubblicati sulle più importanti riviste del settore, come Vogue, i-D, Dazed, W Magazine, Arena Homme + e The Face, e nel corso della sua carriera ha collaborato con case di moda e stilisti di fama internazionale come Yves Saint Laurent, Louis Vuitton, Céline, Missoni, Moschino, Valentino e Adidas.

(© Juergen Teller, All rights Reserved)

Teller è conosciuto in particolare per lo stile dei suoi ritratti, considerato minimalista e anticonvenzionale. Tra le persone che ha fotografato ci sono la cantante islandese Björk, il calciatore brasiliano Pelé e il musicista statunitense Iggy Pop, solo per citarne alcuni.

Una delle caratteristiche più apprezzate della fotografia di Teller è l’assenza di divismo: pur fotografando persone di grande fama, riesce a rappresentarle in modo realistico e diretto, dando risalto alle loro imperfezioni anche grazie a un massiccio utilizzo della tecnica del flash. «Nella vita cerco sempre l’avventura. Voglio fare cose che non ho mai fatto prima. Se nello star system sono tutti attentissimi alla loro immagine, quando io entro nelle foto c’è la natura più selvaggia», disse a questo proposito Teller in un’intervista di qualche anno fa.

Per eliminare ogni ombra e dare ancora più risalto ai suoi soggetti, Teller ha contribuito a sdoganare l’uso del flash di giorno. Parlando di questa sua predilezione per le foto sovraesposte (ossia in cui le immagini risultano più luminose rispetto alla scena reale), la giornalista del New Yorker Naomi Fry ha definito il suo stile “glamour sporco”.

Teller cominciò a fare fotografie a inizio anni Ottanta, quando si iscrisse a un corso biennale alla Bayerische Staatslehranstalt di Monaco di Baviera, una prestigiosa scuola di fotografia tedesca. Nel 1986, per evitare la leva militare obbligatoria, si trasferì a Londra, dove iniziò a farsi conoscere fotografando musicisti e gruppi emergenti dell’allora scena indipendente, come Cocteau Twins e MARRS. Acquisì la notorietà internazionale nel 1990, realizzando la copertina di Nothing Compares 2 U, singolo della cantautrice irlandese Sinéad O’Connor.

La copertina di “Nothing Compares 2 U”, di Sinead O’Connor (1990)

Nel 1991 tornò in Germania per accompagnare i Nirvana nelle tappe tedesche del tour di Nevermind, il loro secondo disco: il risultato fu un servizio fotografico molto apprezzato, pubblicato sulla rivista statunitense Details e ricordato ancora oggi come uno dei migliori reportage dedicati a Kurt Cobain e compagni.

Arrivò nel mondo della moda nel 1996, scattando una delle foto di copertina più famose nella storia della rivista tedesca Süddeutsche Zeitung Magazin, quella che ritrae la modella statunitense Kristen McMenamy nuda con la parola “Versace” disegnata in un cuore sul petto: da quel momento in poi divenne uno dei fotografi di moda più stimati e richiesti al mondo.

Una delle collaborazioni più famose di Teller fu quella con la stilista britannica Vivienne Westwood, che contribuì a diffondere lo stile punk. Oltre ad aver curato diverse campagne pubblicitarie di Westwood, Teller l’ha ritratta più volte negli anni, facendo emergere la sua personalità eccentrica. Nel 1998 iniziò una lunga collaborazione con Marc Jacobs, curando tutte le principali campagne pubblicitarie del marchio.

Negli ultimi anni Teller ha collaborato principalmente con la casa di moda francese Céline: è lui ad aver scattato il celebre ritratto della scrittrice e giornalista statunitense Joan Didion, morta nel 2021, con degli enormi occhiali da sole del marchio.

La campagna pubblicitaria di Céline con Joan Didion fotografata da Jurgen Teller (2015)