Secondo diversi giornali statunitensi gli Stati Uniti avrebbero avvertito l’Iran prima della strage compiuta dall’ISIS il 3 gennaio

I funerali di alcune delle persone uccise nell'attentato del 3 gennaio (AP Photo/Vahid Salemi)
I funerali di alcune delle persone uccise nell'attentato del 3 gennaio (AP Photo/Vahid Salemi)

Diversi giornali statunitensi hanno scritto che gli Stati Uniti avrebbero avvertito l’Iran che l’ISIS stava pianificando un attentato in territorio iraniano, prima della strage compiuta il 3 gennaio a Kerman, e rivendicata dal gruppo terroristico islamista: nella strage almeno 84 persone erano state uccise in due forti esplosioni vicino al cimitero in cui è seppellito il generale Qassem Suleimani, che fu per molto tempo uno dei più potenti militari iraniani. Secondo fonti anonime del governo statunitense sentite dai giornali, prima della strage del 3 gennaio l’intelligence statunitense sarebbe venuta a conoscenza di un piano dell’ISIS per compiere un attentato in Iran, e il governo degli Stati Uniti avrebbe quindi avvertito quello iraniano.

L’avvertimento è notevole perché l’Iran non ha rapporti diplomatici formali con gli Stati Uniti, e non è chiaro attraverso quali canali il governo statunitense sia riuscito a informare quello iraniano. Secondo quanto raccontato dalle fonti sentite dai giornali statunitensi, gli Stati Uniti avrebbero fornito all’Iran informazioni abbastanza dettagliate sui tempi e sui luoghi del possibile attentato per evitare la strage, ma l’Iran non sarebbe comunque riuscito a fare nulla per impedirla. Al momento il governo iraniano non ha commentato la notizia riportata dai giornali statunitensi.

Secondo l’intelligence statunitense l’ISIS potrebbe aver compiuto l’attentato per approfittare della situazione di instabilità nella regione, per via della guerra in corso nella Striscia di Gaza, e attaccare l’Iran che è un suo noto nemico. L’ISIS aveva già compiuto diversi attacchi terroristici nel paese, l’ultimo dei quali nell’ottobre del 2022, quando 15 persone furono uccise da tre uomini armati in un importante luogo di culto sciita nella città di Shiraz.